UE: approvato il regolamento sulle carte di credito, per i consumatori potrebbe essere un boomerang

admin

24 Luglio 2013 - 13:55

UE: approvato il regolamento sulle carte di credito, per i consumatori potrebbe essere un boomerang

Roma, 24 luglio 2013 – “È giusto incentivare l’utilizzo del contante ma occorre farlo con gli strumenti giusti per evitare effetti boomerang” commenta a caldo Stefano da Empoli, Presidente I-Com, Istituto per la Competitività, all’uscita delle linee guida UE che regolamenta le commissioni applicate alle carte di credito e di debito.

Secondo uno studio I-Com appena presentato sui benefici della moneta elettronica, un aumento di 10 milioni di carte di pagamento è associato a un calo del 3,6% dell’economia sommersa e a un recupero dell’evasione fiscale stimato in oltre 5 mld di euro. In presenza di una variazione contestuale pari a 10 milioni di carte di pagamento in più e 15 euro di prelievo medio in meno presso gli ATM, si registra un calo dell’evasione fiscale pari a 15 mld di euro l’anno.

Tuttavia, se in Italia venissero riprodotte esattamente le condizioni che accompagnarono la discesa delle MIF in Spagna, con una diminuzione dell’1,07% nella diffusione delle carte di credito, si potrebbero conseguire effetti negativi sul gettito fiscale per oltre 2,2 mld di euro l’anno.

“Per questo, guardiamo con estrema preoccupazione al nuovo regolamento comunitario, che per promuovere la diffusione della moneta elettronica anziché agire direttamente sui consumatori sceglie di incentivare gli esercenti. Con il concreto rischio di aumentare il canone per i possessori di carte (da 6 a 10 euro l’anno secondo le stime di Edgar, Dunn & Co.) senza che per gli stessi si realizzi alcun beneficio concreto, dunque incoraggiando di fatto l’uso del contante” aggiunge da Empoli.

“Occorre quindi ripensare radicalmente le politiche di intervento sul mercato delle carte di pagamento, approfondendo ad esempio la strada della defiscalizzazione dei pagamenti elettronici già percorsa con successo da altre nazioni, come la Corea del Sud e l’Argentina, grazie ai benefici diretti percepiti dai consumatori e in ultima analisi anche dalle casse statali, che hanno visto aumentare le entrate grazie al minore sommerso” conclude il Presidente I-Com.

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