UBI Banca e l’effetto cavaliere bianco: ecco perché il titolo soffre

Antonio Atte

03/08/2016

03/08/2016 - 17:44

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Nonostante l’esito positivo degli stress test, sull’andamento del titolo UBI Banca pesa l’effetto cavaliere bianco. Ecco perché il titolo è stato penalizzato.

UBI Banca e l’effetto cavaliere bianco: ecco perché il titolo soffre

UBI Banca e l’effetto cavaliere bianco - Calo del 6,2% lunedì, altra pesante flessione nella seduta di ieri (-7%), lieve guadagno in quella odierna.

Sull’andamento del titolo UBI Banca, nonostante l’esito positivo degli stress test BCE - che hanno evidenziato un CET1 ratio fully loaded pari all’8,85% nello scenario avverso 2018 per l’istituto guidato da Victor Massiah -, pesa la generale sfiducia del mercato verso la condizione dell’intero comparto bancario italiano, di cui cui la questione Mps rappresenta solo la punta dell’iceberg.

A incidere è soprattutto un fattore, individuato dall’amministratore delegato Massiah nel cosiddetto “effetto del cavaliere bianco”.

UBI Banca: ecco perché il titolo è stato penalizzato

Le performance del titolo del gruppo nato nel 2007 dalla fusione tra Banche Popolari Unite e Banca Lombarda - ha spiegato l’ad commentando i risultati degli stress test - finora sarebbero state condizionate

“dal fatto che veniamo regolarmente chiamati, secondo il mercato, a risolvere le singole situazioni di crisi e ogni volta veniamo penalizzati. Con le ultime evoluzioni credo che questo effetto venga a scemare e spero che il mercato torni a ragionare con valutazioni normali che sicuramente sono più elevate delle attuali”.

UBI, infatti, ha più volte negato di essere interessata a una fusione con il Monte dei Paschi di Siena, e negli ultimi tempi ha smentito indiscrezioni di stampa circa una possibile acquisizione di Antonveneta dall’istituto senese.

Massiah ha poi criticato le modalità con le quali sono stati condotti gli stress test EBA:

“Bisognerebbe chiamare un time out di uno o due anni, perché parte del lavoro della Vigilanza è quello di comprendere l’impatto delle norme, ma se queste cambiamo continuamente diventa difficile capirle”.

UBI Banca: il piano industriale al 2020

Massiah ha sottolineato il “potenziale importante” di UBI Banca, anche alla luce del piano industriale al 2020 presentato lo scorso 27 giugno, nel quale si prospetta, tra i vari punti, il passaggio dal modello federale alla Banca Unica, oltre al taglio di quasi 280 filiali, all’uscita di 2.750 dipendenti e all’ingresso di circa 1.100 nuove risorse.

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