Truffa alle assicurazioni a Palermo

Gennaro Ottaviano

16 Aprile 2019 - 21:52

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Gli arrestati sono 42 e gli indagati centinaia. Spezzavano gambe e braccia per inscenare finti incidenti e truffare le assicurazioni incassando i premi.

Truffa alle assicurazioni a Palermo

Il nucleo di polizia di Palermo in concomitanza con la Guardia di finanza ha sventato un giro d’affari di quasi 1,6 milioni di euro ai danni delle assicurazioni. Una vera e propria catena di falsi incidenti che partivano da un trattamento inumano nei confronti di persone le quali pur di racimolare dei soldi si facevano spezzare gambe e braccia.

L’inchiesta

L’episodio che ha aperto l’inchiesta è quello della morte di un tunisino, Yakoub Handry deceduto per delle lesioni subite durante un incidente. A insospettire gli inquirenti vi sono stati però una serie di elementi che non quadravano. Infatti l’incidente sembrava non essere mai esistito e inoltre l’uomo era stato drogato. Si apre in questo modo l’operazione Tantalo, nel 2018 seguita dalla Tantalo bis, che ha portato a scoprire l’esistenza di una vera e propria organizzazione criminale con il fine di dover truffare le assicurazioni.

Come avveniva la truffa

Il sistema era ben articolato. Vi erano dei reclutatori che avevano il compito di dover scegliere soggetti che avessero delle difficoltà economiche come i disoccupati, i tossicodipendenti o quelli con disturbi psichici e indigenti. Queste persone venivano facilmente avvicinate con la promessa di un guadagno anche se molto ridotto.
Poi vi era chi doveva creare la scena, inscenare quindi un incidente fittizio procurando i veicoli, i conducenti e il luogo in cui effettuarlo. Inoltre si dovevano scegliere i testimoni fittizi. Vi erano poi gli spacca-ossa, coloro che intervenivano sui soggetti scelti al fine di riprodurre le conseguenze di un incidente. Infine i medici compiacenti che firmavano le perizie di parte.

Il mercato delle fratture alle ossa

Le persone indigenti venivano sottoposte a fratture delle braccia e delle gambe, somministrando loro droghe di vario genere e poi portati sotto continua osservazione in ospedale. Venivano falsificati le attività di fisioterapia che erano pagate dalle assicurazioni e mai effettuate. Vi era anche un prezzario ben definito. Una lesione alle gambe valeva 1.000 €, mentre la rottura del braccio solo 500 €. Somme esigue, ma per chi ha bisogno di soldi possono essere invece considerate importanti. Gli organizzatori in questo modo, incassavano premi di centinaia di migliaia di euro, lasciando solo pochi spiccioli ai mal capitati.

Gli arresti

Il 15 aprile grazie a una serie di intercettazioni telefoniche in cui gli indagati esplicitamente sottolineavano le loro operazioni fraudolente, sono scattati gli arresti. Uno degli ideatori, girava in porche e aveva una barca di lusso di proprietà. La scoperta di un libro mastro in cui sono indicate le tipologie di fratture eseguite in maniera molto specifica, sottolineando con il termine «parte superiore» la frattura alle braccia e «parte inferiore» quella alle gambe, ha permesso alla Polizia e alla Guardia di Finanza di risalire non solo agli ideatori, ma anche alle vittime. Fino ad adesso se ne contano circa 50 sottoposte alla tortura dello spacca-ossa.

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