Trovare lavoro con il diploma in ragioneria: nel 2014 è più facile che con la laurea

Valentina Brazioli

10 Novembre 2014 - 17:59

Trovare lavoro con il diploma in ragioneria non solo è possibile, ma i numeri ci dicono addirittura che è il titolo di studio più richiesto tra gli indirizzi della scuola superiore. Un aumento, quello dei candidati con qualifica o diploma professionale, maggiore persino a quanto registrato per le assunzioni di laureati.

Trovare lavoro con il diploma in ragioneria: nel 2014 è più facile che con la laurea

Trovare lavoro con il diploma in ragioneria si può? Eccome: il vecchio titolo di studio in ambito amministrativo-contabile, nel nostro Paese un po’ troppo sbertucciato per colpa della famosa saga fantozziana, sembra conoscere – anche in questo 2014 – una seconda giovinezza. La strada della ragioneria, infatti, è risultata essere una strada vincente sia per i tanti giovani tentati dall’immediato ingresso nel mondo del lavoro, sia per quanti hanno scelto di sperimentare l’impegnativo cammino universitario per diventare esperti contabili o dottori commercialisti. Attività la cui complessità è sicuramente diversa, ma alle quali corrispondono figure professionali ancora ambite.

Diploma in ragioneria: è boom di assunzioni

A fotografare la situazione di laureati e diplomati con qualifica professionale, stavolta, ci ha pensato il Sistema informativo per l’occupazione e la formazione (Excelsior) di Unioncamere e Ministero del lavoro. In particolare, entro la fine di quest’anno le assunzioni di candidati con un diploma in questo settore potranno raggiungere quota 89 mila unità, con un significativo aumento di +20.200 persone rispetto al 2013. Un incremento ancora più imponente, se consideriamo che corrisponderanno a circa il 14,5 per cento delle assunzioni totali di lavoratori dipendenti programmate dalle aziende, contro l’appena 12,2 per cento registrato lo scorso anno. Ma il dato che sicuramente salta più agli occhi, e che fa rivalutare i forse troppo bistrattati ragionieri, è che questa crescita è superiore anche a quella che si registra per le assunzioni di laureati (che si fermano al 10,9 per cento di quelle previste nel 2014).

Anche andando a guardare i titoli di studio dei diplomati che quest’anno si stima entreranno ufficialmente nel mondo del lavoro, è proprio la formazione amministrativo-commerciale a fare la parte del leone (con 48.300 assunzioni), mentre si ferma al secondo posto l’ambito turistico-alberghiero, e deve accontentarsi della medaglia di bronzo quello meccanico.

Le lauree più richieste: spicca sempre economia

Ovviamente, i laureati in economia non sono le cenerentola della situazione: insieme agli ingegneri elettronici e dell’informazione si confermano anche quest’anno al vertice della domanda di profili di laureati richiesta dalle aziende. Più nebuloso, invece, il percorso degli esperti contabili: la riforma triennale sembra non essere riuscita a dare slancio a questo tipo di figura, che – tra l’altro – a differenza dei ragionieri confluiti nell’albo unico insieme ai commercialisti, non hanno una cassa di riferimento e sono tenuti a versare alla gestione separata Inps il 27,70 per cento.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it