La protesta degli NCC a partire dalle ore 14.00 in Piazza della Repubblica.
Il traffico di Roma viene nuovamente messo alla prova da una manifestazione nel centro storico. Dopo le tensioni prima di Natale tra piazza Venezia, dove hanno manifestato gli operatori turistici con circa 200 pullman a bloccare il traffico, e palazzo Madama, con i tassisti in sciopero per un emendamento che limitasse gli NCC, oggi sono proprio i noleggiatori con conducente a scendere in piazza.
Dalle 14.00 in Piazza della Repubblica, NCC si riuniscono da tutta italia per manifestare contro il decreto approvato qualche sera fa dal Governo che obbliga gli esercenti a operare in ambito provinciale e senza tornare in rimessa solo se nel foglio di servizio ci sono più di una prenotazione.
La categoria si ritiene danneggiata, e secondo i noleggiatori ne esce favorito il servizio Taxi ma non la concorrenza, e di conseguenza non viene favorito l’utente.
Traffico Roma, a Piazza della Repubblica la protesta NCC
Il decreto chiesto a gran voce dai tassisti lo scorso 20 dicembre, oggi oggetto della protesta dei noleggiatori va sotto il nome di Disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea, ed è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 22 dicembre.
La manifestazione nazionale riunisce Anitrav, Fita Cna Ncc, Fai Tp e Federnoleggio. Per il settore, se entrano in vigore le nuove normative sarà sfavorita la categoria dei tassisti e verrà meno il principio della concorrenza.
Per i professionisti che hanno già stipulato contratti con società di altri territori nei 15 giorni precedenti all’entrata in vigore del decreto avrà una deroga di due anni. Una moratoria di 90 giorni, invece, per le sanzioni sempre dalla data d’entrata in vigore del decreto.
Inoltre, in attesa della piena operatività del nuovo archivio informatico pubblico nazionale che conterrà la registrazione di tutte le licenze, anche dei taxi, viene bloccato il rilascio di nuove autorizzazioni.
Roma, protesta NCC: traffico e strade chiuse
I maggiori disagi alla viabilità si riscontrano nelle vie del centro storico e nei dintorni di Piazza della Repubblica, con code da Corso d’Italia, via Nazionale e di conseguenza Piazza dei Cinquecento, via Gioberti, via Giolitti e i dintorni della stazione Termini.
Probabili ripercussioni anche su via Cavour.
Alle 17 - riferisce l’Anitrav - una delegazione porterà al Quirinale un’istanza rivolta al presidente della Repubblica affinchè non firmi il decreto, ritenuto incostituzionale.
"Domani grideremo la nostra indignazione nei confronti di un governo che con una norma di legge, che ci auguriamo non diventi legge - spiega Mauro Ferri, responsabile nazionale di Anitrav (Ncc) - ha reso abusivi coloro che sino al 31 dicembre opereranno in modo legittimo seguendo i dettami della legge quadro per i servizi pubblici non di linea. Verranno da tutta Italia con le loro auto".
L’Anitrav si augura che "il presidente della Repubblica non firmi questo decreto". Secondo l’organizzazione, infatti, "la modifica della legge del 2008 e del decreto legge fatto nella notte da questo governo" è incostituzionale
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