Trading intraday: significato e consigli pratici. La guida

Riccardo Magalotti

14 Novembre 2016 - 18:35

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Trading intraday? Significato e guida al trading di breve termine. Come costruirsi una strategia operativa di successo e alcuni consigli per operare con consapevolezza.

Trading intraday: significato e consigli pratici. La guida

Trading intraday: significato e guida all’uso - Chi si approccia per la prima volta al trading si chiede quale sia il significato di trading intraday, come funziona questo stile di trading e se è un buon punto di partenza per investire nel Forex e negli altri mercati finanziari.

Il significato di trading intraday è molto semplice: si intende un approccio al mercato con obiettivo di profitto nel brevissimo termine. Il trading intraday, infatti, implica l’apertura e la chiusura dell’operazione entro la giornata mediante l’utilizzo di time frame molto bassi.
Possiamo definire quindi il trading intraday come la forma più adrenalinica e dinamica del trading, ma ovviamente anche la più difficile e complessa.

Definito il significato di trading intraday e quali sono le sue caratteristiche principali, vediamo ora cosa serve per operare con tranquillità e consapevolezza sul mercato nel brevissimo termine.

Trading intraday: cosa devo conoscere prima di operare

La prima decisione da prendere è il mercato di riferimento. Ai fini del trading intraday il mercato che andrò a scegliere dovrà necessariamente essere molto liquido e volatile. Si parla di liquidità del mercato quando trovo con facilità qualcuno disposto a farmi da controparte, cioè ad acquistare quando io vendo e vendere quando io voglio acquistare.

Ovviamente prima di operare con il trading intraday dovrò studiare bene il mercato di riferimento capendone a fondo le dinamiche di prezzo e la potenziale reazione ad ogni causa di influenza esterna (ad esempio la reazione del mercato all’uscita di un dato macroeconomico). A tal fine è bene scegliere con cura solo determinati mercati su cui specializzarsi, visto che ogni mercato reagisce in maniera univoca a determinati segnali e sarebbe impossibile seguire contemporaneamente ogni mercato con le sue reazioni.

Dopo aver studiato il mercato, prima di effettuare un trade, dovrò decidere il rischio potenziale che sono disposto ad assumermi. Le paure più grandi di un trader sono il perdere soldi ed il perdere occasioni. Difficilmente si ricordano giornate particolarmente profittevoli, al contrario invece pesano sulla psiche le grandi perdite. Al fine di limitare tutto ciò e perdere meno occasioni possibili con il trading intraday, devo decidere la mia strategia di money management.

Di fondamentale importanza quindi, prima di pensare a quanto potrei guadagnare da un trade, è decidere quanto sarei disposto a perdere nel caso il mercato mi giri contro.

Al fine di strutturare una buona strategia di trading intraday ed entrare in maniera sicura a mercato senza rischiare che quell’operazione mi eroda l’intero capitale, dovrò impostare uno stop loss. Tale livello, individuato sul grafico, corrisponderà al massimo rischio che sono disposto a correre in una determinata operazione. Tale rischio in genere dovrebbe essere impostato con rapporto 1:1 o 1:2 rispetto al guadagno potenziale che potrei trarne da quell’operazione. Nel caso in cui il rischio superi tali parametri meglio astenersi dall’operare. Anche se a livello psicologico la mancata operazione pesa, meglio un mancato guadagno che una certa perdita.

Trading intraday: la costruzione di una strategia operativa

Solo quando avrò studiato a fondo il mercato e deciso la mia perdita potenziale, passerò allo studio dei prezzi cercando il giusto punto di entrata. Come costruisco la mia strategia?

Il trading intraday si basa sull’utilizzo di time frame molto bassi con operazioni che possono durare da alcuni secondi a qualche ora, ma che comunque non vanno mai oltre la chiusura serale dei mercati. I time frame più utilizzati vanno da 1 minuto ad 1 ora massimo. Al fine di stabilire la direzione del mercato però dovrò prima studiare time frame superiori, giornaliero e settimanale, e stabilire quali siano i livelli chiave dei prezzi che posso sfruttare nella mia operatività.

Prima di decidere l’apertura di un trade dovrò quindi, attraverso l’analisi tecnica, studiare a fondo le dinamiche dei prezzi e decidere i livelli chiave su cui ricercare operazioni.

Il primo step è l’osservazione dei livelli statici, cioè quelli livelli dove i prezzi hanno trovato un ostacolo ed effettuato un’inversione. Tali livelli possono essere supporti o resistenze, cioè livelli in cui il mercato è stato respinto in caso di ribasso/rialzo.

Secondo step è l’osservazione dei livelli dinamici, cioè trendline e canali. Per trendline si intende la linea tracciata a sostegno dei prezzi in situazioni di mercato caratterizzate da una tendenza ben definita. La parallela a tale trendline va a formare una canale dei prezzi.

Dopo aver deciso tali livelli di prezzo ed essermi fatto un’idea della direzione dei prezzi, andrò ad osservare gli oscillatori e gli indicatori, cioè quegli strumenti che attraverso l’attuazione di formule matematiche mi indicano l’andamento dei prezzi. Tali strumenti, inseriti nella mia strategia di trading, mi aiutano a filtrare i punti di entrata a mercato. Dopo essermi fatto la mia idea sui prezzi quindi, attraverso l’osservazione di oscillatori ed indicatori, deciderò se scartare o confermare la mia operatività.

A questo punto, dopo essermi creato una strategia operativa, sarò pronto per entrare a mercato consapevole dei rischi che sto correndo, ma con la prontezza di chi conosce a fondo lo strumento su cui sta operando.

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