Toyota e BMW, accordo ufficiale per la joint venture: il futuro della mobilità parla sostenibile

Daniele Sforza

29 Gennaio 2013 - 14:06

Toyota e BMW, accordo ufficiale per la joint venture: il futuro della mobilità parla sostenibile

Toyota e BMW hanno stretto un accordo molto importante ai fini di sviluppare la mobilità sostenibile. Si parla già di accordo storico, visto che potrebbe essere solo l’inizio di una serie di joint venture atte a migliorare la sostenibilità ambientale, soprattutto in termini di mobilità. In base all’accordo, dopo una prima intesa raggiunta nel luglio scorso, Toyota e BMW collaboreranno sinergicamente su diversi punti.

Gli obiettivi dell’accordo

Il primo passo vedrà la realizzazione da parte di BMW di una nuova vettura sportiva di taglio medio che utilizzerà la tecnologia Fuel Cell di Toyota, la quale sarà in grado di "nutrire" la vettura stessa grazie all’utilizzo di celle combustibile a idrogeno. Un primo passo, quello di cui sopra, a cui dunque ne seguiranno molti altri, visto che il colosso tedesco sembra vedere nella mobilità sostenibile un mercato in espansione. La realizzazione della vettura sportiva avverrà nel 2015, mentre la sua commercializzazione partirà dal 2020, anno in cui la rete di distribuzione a idrogeno sarà più fossilizzata sul territorio europeo e in cui sarà possibile scegliere più vetture a Fuel Cell targate BMW/Toyota.

Tra le principali novità che l’accordo prevede, vi è anche il rilascio di Toyota a BMW delle conoscenze necessarie finalizzate allo sviluppo della conservazione dell’idrogeno nei serbatoi ad alta pressione, migliorando così uno dei più frequenti problemi delle autovetture elettrice, ovvero la scarsa alimentazione.
Tra gli altri progetti in cantiere si annovera inoltre lo sviluppo di batterie aria/litio, caratterizzate da una densità energetica superiore rispetto alle attuali batterie agli ioni di litio, nonché allo sviluppo di materiali leggeri per le autovetture del futuro.

Perché si tratta di un accordo storico?

Si tratta sicuramente di un accordo storico non solo in termini ecologici, ma anche in termini economici. Stiamo parlando dopotutto di due colossi dell’automobile, la giapponese Toyota e la tedesca BMW, due leader nello stesso mercato, la prima per ciò che concerne la tecnologia e la costruzione, la seconda per la realizzazione di auto sportive. Due primati che, fusi, tenderanno sicuramente a creare la direzione del mercato del futuro.
Non stiamo parlando di una fusione tra le due aziende, che i due leader hanno peraltro prontamente smentito, ma di una unincorporated joint venture basata su una collaborazione proficua in cui i rischi e i vantaggi sono divisi in parti eguali.

A livello economico-industriale, dunque, il rapporto di collaborazione tra BMW e Toyota sarà in grado di trainare letteralmente la concorrenza verso un futuro più "green". I progetti in cantiere sono molteplici e vedranno la luce entro i prossimi 5-7 anni. Ciò che si verrà a creare sarà un maggiore impulso per i principali competitors, che già inseguono i due colossi, nel realizzare veicoli elettrici. Peraltro, al CES 2013, Toyota aveva già presentato, grazie a una partnership con Audi, l’avveniristica auto senza pilota. Ciò fa pensare che il mercato dell’auto stia per essere indirizzato proprio verso questa direzione, ovvero nella creazione di joint venture prive di fusione finalizzate a lavorare attivamente sulla realizzazione di veicoli in grado di ridurre l’impatto ambientale.

Visto che la tecnologia Fuel Cell è considerata da più parti come uno strumento indispensabile per ottenere emissioni zero, scommettiamo che ne sentiremo parlare presto anche da altre aziende? Il futuro della mobilità, dopotutto, sembra parlare sostenibile.

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