La Tobin tax ha causato un calo degli scambi in Borsa

Alessandra Manco

30 Aprile 2014 - 15:45

La recente imposta sulle transazioni finanziarie ha prodotto un calo degli scambi di azioni di borsa. Il calo, da uno studio di una famosa banca elvetica, è stato meno marcato in Francia.

La Tobin tax ha causato un calo degli scambi in Borsa

Studio Credit suisse - Dopo l’introduzione avvenuta nel 2013 della tassa sulle transazioni finanziarie, detta Tobin Tax, è già tempo di bilanci. La Tobin Tax prevede l’applicazione di uno 0,10 per cento applicato sui saldi degli acquisti di titoli azionari di società che abbiano capitalizzazione oltre 500 milioni di euro. Tale tipo di imposizione, in base ai dati forniti dagli analisti di Credit Suisse, ha avuto un effetto ben visibile sui volumi della Borsa Italiana.

Gli analisti hanno infatti raffrontato il valore di scambio medio giornaliero nei periodi gennaio – febbraio 2013 e gennaio - febbraio 2014. Il risultato è stato che si è avuto un calo medio del 29,7 per cento, mentre i tioli europei hanno avuto un incremento degli scambi pari al 4,5 %.

La situazione in Italia - Una situazione ancora più pesante si è verificata invece nei mercati “over the counter” dove l’aliquota impositiva della tobin tax è dello 0,20 per cento in relazione ai saldi degli scambi. Il crollo dei mercati OTC, che a molti è apparsa come una buona notizia in virtù del fatto che tali mercati sono caratterizzati da scarsa trasparenza, non ha prodotto però effetti benefici per i titoli regolamentati. Infatti pochi investitori dei mercati “over the counter” si sono riversati nei mercati regolamentati, visto che l’aumento del valore dei volumi mensili di Piazza Affari, in relazione a investitori provenienti da mercati OTC, è stato di circa il 4,9 %. Un valore che non consente assolutamente di bilanciare quello dovuto alle perdite di volumi causati dal’introduzione della Tobin Tax. Pertanto da Credit Suisse fanno sapere che il calo è dovuto proprio ad un decremento delle operazioni di trading, calo dovuto all’introduzione della Tobin Tax ed anche all’incremento dei costi delle operazioni. La conseguenza è che gli operatori finanziari hanno spostato la propria attenzione verso i titoli esteri, dove l’imposta non viene applicata.

Cali inferiori sembra invece accusare la borsa francese, l’altro paese europeo che ha introdotto una tassa sulle transazioni finanziarie. In questo caso il calo dei volumi si aggira intorno al 9,2 % rispetto alla media del periodo gennaio – febbraio 2012.
In attesa dell’ecofin - Pertanto i ministri delle finanze europei attendono ora il 6 maggio, quando alla riunione Ecofin si potrebbe varare una sorta di “tobin Tax” di livello europeo. Si parte dal fatto che 11 paesi UE hanno dato l’assenso all’introduzione di una imposta di questo tipo, ma occorrerà superare lo scoglio di una possibile perdita di volumi del mercato Ue, dovuto proprio al fatto che la tassa è presente solo in Europa.

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