Terremoto L’Aquila: una ricostruzione mai avvenuta. 5 anni dopo rabbia e macerie (fotogallery)

Marta Panicucci

6 Aprile 2014 - 15:21

Terremoto L’Aquila: una ricostruzione mai avvenuta. 5 anni dopo rabbia e macerie (fotogallery)

In questi giorno la terra ha iniziato a tremare nel sud Italia, due terremoti nelle acque vicino alla Grecia hanno fatto temere in Sicilia e in Calabria. Un terremoto di 5.0 nel mare di fronte a Crotone ha spaventato ieri mattina la popolazione accorsa in strada.

E ogni volta che in Italia la terra trema il pensiero va inevitabilmente a quel terremoto che ormai 5 anni fa ha tolto la vita a 309 persone. Magnitudo 6.3 alle ore 3.32 del 6 aprile 2009, una data indelebile nella coscienza di una nazione che, ancora una volta, non è stata all’altezza.

Hanno sfilato in 12mila per ricordare le vittime decedute sotto le macerie del terremoto di 5 anni fa. Viva la commozione della popolazione accorsa, con fiaccole in mano, sotto uno dei tragici simboli del terremoto: la casa dello studente, dove persero la vita 8 giovani. "Rimane lo stesso lutto e lo stesso dolore. In questi giorni ci ricordiamo dei volti che ci hanno lasciati", ha detto il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente.

5 anni dopo
L’enorme quantità di macerie che aveva ricoperto tutte le piccole strade del centro storico del L’Aquila sono state presto rimosse. Era importante dare la sensazione che lo Stato ci fosse, che qualcosa si stesse facendo per la popolazione, gran parte della quale ha perso molto o tutto sotto quelle macerie.

In realtà a 5 anni di distanza L’Aquila non ha ripreso a vivere e ancora non sa quando e come riuscirà a farlo. Quelle macerie, spostate in fretta dal centro, sono accumulate in campagna, formando una collina che rappresenta il dolore della popolazione e l’inefficienza di uno Stato assente. Le case, promesse e costruite da Berlusconi dopo il sisma, mancano di manutenzione: pioggia che entra dai tetti, pareti e pavimenti che cadono a pezzi. Per le persone sfollate che hanno perso la propria casa sono state trovate sistemazioni provvisorie, che però durano ormai da 5 anni e molti cittadini sognano ancora la possibilità di tornare nella propria città, nella propria abitazione.

Sul gruppo Facebook sei aquilano se... un commento su tutti rappresenta lo sconforto della popolazione: "In un convegno mi chiesero: cosa vi ha spaventato più del terremoto? Ho risposto: il dopo terremoto”.

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