Borsa Italiana +310% se avessi investito in questo titolo nel 2009. #TenYearsChallenge

Flavia Provenzani

24 Gennaio 2019 - 12:01

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Lanciamo la #TenYearsChallenge a Piazza Affari: come sono cambiate le valutazioni delle società sul FTSE MIB dal 2009 ad oggi?

Borsa Italiana +310% se avessi investito in questo titolo nel 2009. #TenYearsChallenge

Impazza sul web la #TenYearsChallenge. Money.it ha deciso di portare la sfida nel campo della finanza nostrana, analizzando l’andamento delle società del FTSE MIB per scoprire come sarebbe andata se avessimo investito nel 2009 nelle azioni racchiuse all’interno dell’indice.

Osservando l’andamento negli ultimi 10 anni delle società componenti il FTSE MIB, l’indice di riferimento di Borsa Italiana che racchiude le azioni delle 40 società italiane con maggiore capitalizzazione, liquidità e flottante, quotate sull’MTA e con sede anche all’estero, il titolo che spicca sopra tutti gli altri è quello di Luxottica, con una variazione percentuale che si attesta ad oltre il +310%. Le azioni che hanno perso di più, invece, sono quelle di Unicredit.

Quali vincite o perdite avremmo nel nostro portafoglio se avessimo investito nelle società italiane più grandi quotate a Milano nel 2009?

La #TenYearsChallenge di Piazza Affari

L’indice risulta attivo dal 1° giugno 2009, giorno in cui sostituisce l’indice di riferimento di allora, l’S&P Mib. La nostra TenYearsChallenge lanciata a Piazza Affari copre tuttavia 10 anni completi: il confronto dei prezzi delle azioni riportato di seguito prende in esame le quotazioni del 1° gennaio 2009 e quelle del 1° gennaio 2019 al fine di ricavare dei dati formalmente corretti sul livello decennale.

Le società che possono vantare una presenza ininterrotta all’interno del FTSE MIB a quasi 10 anni dalla sua creazione, al netto di fusioni, e che fanno quindi parte del nostro report, sono 20: A2A, Atlantia, Buzzi Unicem, Campari , ENEL, ENI, Finmeccanica (dal 2017 “Leonardo”), Generali, Intesa Sanpaolo, Luxottica, Mediobanca, Prysmian, Saipem, Snam Rete Gas (dal 2012 “Snam”), STMicroelectronics, Telecom Italia, Tenaris, Terna, UniCredit e UBI Banca.

Se avessi investito 10 anni fa...

Se avessimo investito nelle azioni Luxottica di Leonardo Del Vecchio, l’uomo più ricco d’Italia, ci ritroveremmo con un importo maggiorato del +311,4% nel corso degli ultimi 10 anni.
Molto bene anche STMicroelectronics, che segna una variazione decennale del +128,3%, seguita subito dopo sul podio da Terna, con un +119,7%.

A rivelare un andamento decisamente negativo sono i titoli appartenenti al comparto petrolifero e quello bancario. Se 10 anni fa avessimo investito nelle azioni Unicredit, ci ritroveremmo con un capitale decurtato del -80,3%. Le azioni Saipem hanno perso il -76,9%, mentre Unipol Banca segna un -72,3%.

Di seguito riportiamo una tabella riepilogativa che racchiude, inoltre, la variazione percentuale dei titoli sotto esame a livello decennale:

Nome societàQuotazione 2009 (01/01)Quotazione 2019 (01/01)Var. %
A2A 1,2815 1,6305 +27,2%
Atlantia 11,7742 18,56 +57,6%
Buzzi Unicem 11,6 15,255 +31,5%
Campari np np /
ENEL 4,099 5,156 +25,8%
ENI 17,45 14,34 -17,8%
Finmeccanica/Leonardo 10,95 7,816 -28,6%
Generali 19,48 14,73 -24,4%
Intesa Sanpaolo 2,3823 1,9992 -16,1%
Luxottica 12,5826 51,76 +311,4%
Mediobanca 6,8727 7,732 +12,5%
Prysmian 10,64 17,12 +60,9%
Saipem 15,345 3,552 -76,9%
Snam Rete Gas/Snam 2,7145 4,036 +48,7%
STMicroelectronics 4,782 10,915 +128,3%
Telecom Italia 1,18 0,506 -57,1%
Tenaris 7,79 9,86 +26,6%
Terna 2,37 5,208 +119,7%
UniCredit 51,7287 10,208 -80,3%
UBI Banca 9,3362 2,583 -72,3%

Dati raccolti da Money.it

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