In base alla legge di stabilità 2014 l’amministrazione finanziaria ha 6 mesi ulteriori di tempo per controllare i rimborsi superiori a 4 mila euro. Incerti però i tempi dell’erogazione
Grossa incertezza per i rimborsi superiori a 4 mila euro in virtù del dettato della legge di Stabilità 2014, la quale prevede di esaminare, in sei mesi di tempo, i rimborsi che superano tale cifra. L’Agenzia delle Entrate ha previsto erogazioni oltre 1,5 miliardi di euro per tali tipi di rimborsi: legati più che altro agli interventi di riqualificazione energetica, ristrutturazione edilizia e familiari a carico.
Basti pensare che nel 2012 le domande per richiedere le detrazioni fiscali in merito alla riqualificazione energetica ( 55 %) sono state 265.400 per una spesa totale superiore ai 2,8 miliardi di euro ed un rimborso totale di € 1,58 miliardi. In base ai dati Enea la spesa media è stata di circa 10.865 euro ed il risparmio medio è stato di 4,7 MWh l’anno. Il risparmio energetico in energia primaria per gli immobili che hanno beneficiato delle norme sulle detrazioni fiscali è stato di circa 1260 Ghw annui con conseguente diminuzione di CO2 emessa pari a 270 kt annui.
Ricordiamo che i base al dettato della legge di stabilità 2014 l’Agenzia ha il dovere di bloccare i rimborsi oltre 4 mila euro e riservarsi 6 mesi di tempo per esaminarli. Tuttavia la norma non prevede alcun limite temporale in merito allo scarto di tempo che passa tra la fine del controllo e l’erogazione del rimborso. Tuttavia si moltiplicano le voci di tempi piuttosto dilatati in virtù del fatto che gli stanziamenti a disposizione del Mef non sembrano essere sufficienti. Infatti la cifra in dotazione al Ministero dovrebbe aggirarsi attorno ai 2 miliardi di euro, somma che non si sa se è a disposizione dell’ente erogante.
Pertanto in Commissione finanze alla Camera gli addetti ai lavori stanno provando a mettere una pezza. Infatti recentemente è stata portata in discussione la proposta (risoluzione n. 282 a firma Ribaudo) con la quale viene chiesto all’esecutivo di eliminare le norme contenute nella legge di stabilità in relazione al tempo extra riconosciuto all’Agenzia delle Entrate per controllare i rimborsi che superano i 4 mila euro oppure introdurre nel primo provvedimento utile una disposizione legislativa che stabilisca in modo chiaro quali siano i tempi entro cui l’amministrazione finanziaria potrà procedere al rimborso una volta che siano scaduti i 6 mesi extra di controllo.
Una situazione che potrebbe mettere in difficoltà milioni di contribuenti, i quali si aspettano di ricevere quanto previsto a titolo di rimborso nel mese di Luglio 2014 o ad Agosto 2014.
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