Tornano gli utili, ma scendono i ricavi. Queste le due principali notizie che emergono dai risultati relativi ai primi 9 mesi dell’anno per Telecom Italia.
La compagnia telefonica ha prodotto un utile netto pari a 985 milioni di euro. Lo scorso anno, nello stesso periodo di riferimento, c’era stata una perdita di 902 milioni, dovuta in particolare alla svalutazione dell’avviamento per 2,187 miliardi.
I ricavi scendono del 9,1% a 15.952 miliardi, anche se escludendo la variazione dei tassi di cambio, il ribasso è del 6% (-1,012 miliardi di euro).
Giù del 7,7% l’Ebitda, che si assesta a 6,588 miliardi, mentre l’Ebit è pari a 3,393 miliardi di euro, in salita rispetto ai 1,483 miliardi del 2013. La marginalità cresce dal 40,7% al 41,2%.
Parlando dell’ultimo trimestre: i ricavi calano a 5,42 miliardi dai 5,68 dello stesso periodo dell’anno scorso. L’Ebitda sale a 2,44 miliardi dai 2,24 dell’anno scorso, mentre l’utile netto scende da 505 a 442 milioni.
L’indebitamento finanziario netto rettificato si attesta a 26,572 miliardi, (-235 milioni rispetto alla fine del 2013 e -786 milioni rispetto al 30 giugno 2014). Per quanto riguarda gli investimenti, da gennaio a luglio, ammontano a 2,64 miliardi, mentre il flusso di cassa generato è stato di 2,27 miliardi.
In questo frangente a Piazza Affari, dopo aver aperto con un rialzo del 2,2%, il titolo Telecom Italia guadagna attualmente l’1,37% a 0,69 euro.
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