Spazzatura. E’ questo il nuovo livello del giudizio assegnato dall’agenzia di rating Moody’s al colosso italiano delle telecomunicazioni: Telecom Italia. L’agenzia ha dato seguito ai rumors che si rincorrevano ormai da una settimana, relativi alla possibilità di un downgrade sul rating del gruppo telefonico guidato da Marco Patuano, che da qualche giorno ha preso il comando dell’azienda dopo l’uscita di scena di Franco Bernabè. Ieri sera, poco prima della mezzanotte, Moody’s ha annunciato di aver tagliato il rating di Telecom Italia a Ba1 da Baa3. Ora il merito di credito del gruppo telefonico è sceso al livello "junk", spazzatura.
Moody’s ha motivato la propria decisione sottolineando "il fallimento dell’azienda nel rafforzare il proprio bilancio e l’uscita dal gruppo di Bernabè, che aumenta l’incertezza riguardo alla capacità della società di rafforzare il proprio bilancio in misura sufficiente a mitigare il calo delle entrate e la flessione del margine operativo". L’outlook per i prossimi trimestri resta negativo, per cui non sono esclusi nuovi tagli del rating. Secondo Moody’s i rischi e l’incertezza saranno elevati, fino a quando un nuovo ceo non implementerà una nuova strategia.
Il declassamento a junk può mettere nei guai Telecom Italia, che dovrebbe pagare interessi più alti sulle future richieste di rifinanziamento dell’enorme debito societario. Tra i rischi finanziari maggiori e più immediati c’è la possibile richiesta da parte della Bei di garanzie aggiuntive sui contratti di finanziamento attualmente in essere, pari a quasi 3 miliardi di euro. Se Telecom Italia non riuscisse a fornire ulteriori garanzie, allora potrebbe giungere anche la richiesta di rimborso immediato del finanziamento erogato. Ora sono attese le decisioni delle altre due più importanti agenzie di rating, ovvero Standard & Poor’s e Fitch, che potrebbero seguire la strada battuta da Moody’s tagliando anche loro il rating a junk.
Intanto a Piazza Affari le azioni Telecom Italia hanno chiuso ieri con un calo dell’1,75% a 0,617 euro. Tuttavia stamattina l’apertura potrebbe avvenire in forte gap down, considerando il taglio del rating di Moody’s a junk. Dallo scorso 30 agosto il titolo ha recuperato molto, passando da area 0,5 euro a 0,669 euro sulla scia dei movimenti speculativi dovuti all’acquisizione messa a punto dagli spagnoli di Telefonica. Negli ultimi giorni il titolo è tornato a scendere e stamattina dovrebbe tornare ampiamente sotto quota 0,6 euro.
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