Tasse ambientali: cosa paghiamo davvero? Ecco perchè il nostro territorio non è sicuro

Valentina Pennacchio

26 Novembre 2013 - 11:39

Perchè il nostro territorio non è sicuro? Cosa paghiamo davvero nelle tasse ambientali? Ecco l’analisi della CGIA di Mestre.

Tasse ambientali: cosa paghiamo davvero? Ecco perchè il nostro territorio non è sicuro

Dopo esser stata violentata in ogni modo, la natura presenta il conto e lo fa nei modi che conosce: imprevedibile, aggressiva, sovrana. L’uomo non può che subire e quello che è accaduto in Sardegna è solo l’ultimo caso: 16 vittime e migliaia di sfollati.

Guardando ai tg le immagini di dolore e sofferenza di una tragedia che ha sconvolto le vite di molti, c’è, come al solito, chi si chiede: poteva essere evitato?

I dubbi vengono sollevati sempre dopo. E’ chiaro che l’irruenza della natura è irrefrenabile, ma il crollo del ponte nel Nuorese non può che farci rispondere si a questa domanda.

Il problema che si cela dietro queste catastrofi è sempre e solo uno: la messa in sicurezza del nostro territorio. Ma i soldi per farlo ci sono? Abbiamo la possibilità finanziaria di mettere in sicurezza ponti, fiumi, argini?

A questa domanda risponde il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi:

“Sostenere che queste sciagure accadono anche perché non ci sono le risorse finanziarie disponibili per la tutela e la manutenzione del nostro territorio risulta difficile, soprattutto a fronte dei 43,88 miliardi di euro che vengono incassati ogni anno dallo Stato e dagli Enti locali dall’applicazione delle imposte ambientali, di cui il 99% finisce invece a coprire altre voci di spesa. I soldi ci sono, peccato che ormai da quasi un ventennio vengano utilizzati per fare altre cose“.

Tasse ambientali: cosa paghiamo davvero?

Insomma, secondo la CGIA la questione è chiara: paghiamo circa 44 miliardi di euro all’anno di tasse ambientali, ma solo l’1% viene destinato alla messa in sicurezza del territorio.

Nel 2011 sono stati incassati 43,88 miliardi di euro, ma solo 448 milioni di euro sono stati usati per finanziare le spese per la protezione ambientale. E il resto?

Secondo la CGIA i 3 grandi capitoli di spesa sono:

  • Energia:
    - sovrimposta di confine sul GPL;
    - sovrimposta di confine sugli oli minerali;
    - imposta sugli oli minerali e derivati;
    - imposta sui gas incondensabili;
    - imposta sull’energia elettrica;
    - imposta sul gas metano;
    - imposta consumi di carbone.
  • Trasporti:
    - pubblico registro automobilistico (PRA);
    - imposta sulle assicurazioni Rc auto;
    - tasse automobilistiche a carico delle imprese;
    - tasse automobilistiche a carico delle famiglie.
  • Inquinamento:
    - tributo speciale discarica;
    - tassa sulle emissioni di anidride solforosa e di ossidi di zolfo;
    - tributo provinciale per la tutela ambientale;
    - imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili.

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