Tasi 2014: come calcolarla, gli esempi e le istruzioni

Simone Casavecchia

21 Maggio 2014 - 09:31

Le differenze tra Comuni in regola e amministrazioni ritardatarie; le scadenze sull’IMU e il calcolo della prima rata della Tasi, con esempi

Tasi 2014: come calcolarla, gli esempi e le istruzioni

Continua il Caos sulla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili che sta agitando contribuenti, amministrazioni comunali e Governo. Dopo la sollevazione dei Comuni contro il possibile rinvio della prima rata a Settembre, per tutti gli enti locali che entro il 23 Maggio non avranno deliberato le aliquote e le detrazioni dei propri contribuenti, emergono anche dubbi da parte del Codacons che avrebbe rilevato l’incostituzionalità del rinvio, in base all’articolo 3 della Costituzione che impone il medesimo trattamento, anche dal punto di vista della normativa fiscale, per tutti i cittadini. Quel che è sicuro al momento è che il comportamento migliore da adottare è attendere il decreto del Governo (previsto per domani) che dovrebbe andare a modificare la normativa vigente chiarendo così il caos creatosi sul tributo.

Comuni senza Aliquote
Per quanto riguarda i contribuenti dei Comuni in cui non sono ancora state approvate le aliquote, la data da attendere è quella del 31 Maggio, giorno entro il quale sarà pubblicata, sul portale del Ministero dell’Economia, la delibera che farà seguito al Consiglio dei Ministri e che deciderà se la scadenza effettiva sarà Giugno, Settembre, o un mese successivo dell’anno (Ottobre o anche Dicembre).

Comuni con Aliquote
Per i contribuenti dei Comuni virtuosi che hanno, invece, già stabilito le aliquote (il governo ha dato ai Comuni la possibilità di elevarle fino a un massimo dello 0,8 per mille, sia su prime case che su altri immobili) e le eventuali detrazioni per le prime case, rimane certo il fatto che il pagamento della prima rata della Tasi andrà fatto entro il 16 giugno.

IMU
Dalle prime indiscrezioni si apprende che, quasi sicuramente, il rinvio non riguarderà l’IMU, l’imposta sugli immobili ancora in vigore per seconde case e immobili di lusso che si dovrà pagare entro il 16 Giugno con le vecchie aliquote.

Come calcolare la Tasi
Per conoscere l’importo che si andrà a pagare occorre iniziare il proprio calcolo dalla rendita catastale del proprio immobile che andrà aumentata (in base alla rivalutazione) del 5%. Il valore ottenuto va poi moltiplicato per uno specifico coefficiente che varia in base alla tipologia di immobile posseduto. Il valore ottenuto andrà aumentato in base alle aliquote stabilite dai singoli Comuni. È opportuno ricordare che l’aliquota Tasi 2014 per la prima casa è del 2,5 per mille, mentre per la seconda casa è del 10,6 per mille; questi valori possono essere aumentati, in base alle decisioni delle singole amministrazioni, per un ulteriore 0,8 per mille (aliquota massima). Oltre all’applicazione dell’aliquota, per il calcolo della Tasi occorre tenere presenti anche le detrazioni che variano in base alla rendita catastale dell’immobile: fino a 600 euro di rendita la detrazione è di 150 euro, da 600 a 750 la detrazione è di 100 euro, da 700 a 1000 di 50 euro, oltre 1000 è nulla.

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