TFA III ciclo: entro settembre deve essere bandito, ecco perché

Chiara Ridolfi

29 Agosto 2016 - 12:39

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TFA III ciclo: il bando deve uscire entro settembre per l’aggiornamento delle graduatorie, previsto per maggio 2017. Un nuovo slittamento porterebbe causare gravi problemi per i docenti. Di seguito i dettagli.

TFA III ciclo: entro settembre deve essere bandito, ecco perché

Il TFA III ciclo deve essere bandito in tempi brevi, dal momento che l’aggiornamento delle graduatorie è previsto per maggio 2017. I rischi che si corrono con un nuovo slittamento potrebbero comportare delle problematiche lavorative da non trascurare.
L’abilitazione è infatti necessaria per essere inseriti nelle graduatorie nazionali, nella seconda fascia nel caso dei nuovi abilitati, e poter essere convocati per le supplenze presso istituti statali.

Per i laureati che non hanno conseguito il TFA è impossibile insegnare nelle scuole statali e in molti istituti privati. L’abilitazione è infatti un requisito indispensabile per poter lavorare come docente e partecipare ai concorsi pubblici. Il TFA III ciclo non ha di certo favorito gli aspiranti professori, che ormai da mesi si trovano in questa situazione di stallo.
Il Miur non ha ancora rilasciato informazioni e in molti attendono le direttive sulle prossime mosse da fare.

Il bando per il terzo ciclo di TFA dovrà però essere pubblicato entro e non oltre settembre, in modo che docenti abilitati possano poi essere inseriti nelle graduatorie che verranno aggiornate a maggio 2017. Di seguito i dettagli della situazione attuale sul bando del TFA III ciclo.

Leggi anche TFA III ciclo: tutto quello che sappiamo sul bando

TFA III ciclo: entro settembre deve essere bandito

Il TFA III ciclo è diventato uno dei grandi misteri del settore scuola, dal momento che si susseguono le smentite su una sua eventuale pubblicazione. Il termine sembrava essere luglio, in modo che le prove potessero iniziare da settembre, ma la situazione è stata poi smentita.
I problemi che porta il continuo slittamento del bando non però da sottovalutare, dato che i docenti non abilitati devono rinunciare a insegnare in molti istituti.

La pubblicazione del terzo ciclo di TFA rischia però di portare nuovi guai ai futuri professori, dal momento che è previsto per maggio 2017 l’aggiornamento delle graduatorie e di conseguenza l’immissione in II fascia.
Nel caso in cui i laureti non potessero accedere alle graduatorie non solo non potrebbero insegnare nelle scuole pubbliche italiane, ma le problematiche si riscontrerebbero anche nel comparto delle assunzioni, che potrebbe avere delle carenze di personale.

I futuri docenti adesso temono che un eventuale nuovo slittamento della pubblicazione del bando possa precludergli la possibilità di accedere all’insegnamento anche per l’anno scolastico 2017/2018. Il bando del terzo ciclo di TFA deve essere quindi pubblicato entro e non oltre settembre, in modo da iniziare le prove di selezione a novembre e le attività di formazione da gennaio 2017.

I tempi sono un po’ stretti e il Miur deve accelerare le pratiche, in modo da non precludere la strada dell’insegnamento a molti candidati che sono ancora in attesa. Si spera quindi che con la chiusura del concorso scuola e della chiamata diretta si possa finalmente vedere il bando e conoscere i criteri di selezione.

Per conoscere nello specifico i problemi dello slittamento leggi anche TFA terzo ciclo: cosa comporta lo slittamento del bando? I problemi per i docenti

TFA III ciclo: le università mettono in luce le problematiche

Le tempistiche non sono però a favore dei docenti che potrebbero vedere, ancora una volta, svanire i sogni di insegnare in un istituto pubblico. Le università infatti mettono in luce i rischi che si corrono con un così poco tempo per svolgere il tirocinio.
La formazione potrebbe infatti risentire di queste urgenze e portare ad una situazione di disagio, come si è verificata per il concorso scuola.

A mettere in chiaro i problemi dell’attuazione del nuovo piano di formazione è lo stesso Emanuele Dettori, delegato del Rettore di Tor Vergata per la formazione degli insegnanti. In un’intervista di Orizzontescuola aveva infatti affermato che le tempistiche, in caso di un’eventuale uscita del bando a luglio, avrebbero portato ad avere dei percorsi di formazione idonei solo se fossero iniziati a settembre 2017.

Le tempistiche era stato chiarito dovevano essere lunghe e adatte all’organizzazione delle pratiche e dei corsi per i futuri docenti e non comportare una corsa contro il tempo. La situazione attuale non fa però credere che il Ministero dell’Istruzione andrà nella via indicata da Dettori.
Il terzo ciclo di TFA potrebbe infatti essere una nuova corsa, che comporterà ovviamente problemi agli abilitati.

Ad oggi il Miur non ha ancora proferito parola sulla data di uscita del bando e non sono chiari i criteri e soprattutto le tempistiche che si dovranno rispettare. Il terzo ciclo di TFA, sebbene non sia stato ancora bandito, potrebbe quindi diventare un nuovo incubo per i docenti, che potrebbero dover sopportare una nuova serie di disservizi e cattiva organizzazione.

Per approfondire vedi anche TFA III ciclo: il bando uscirà? Ecco perché deve essere pubblicato obbligatoriamente

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