Svizzera: non passa il referendum sull’oro. Banca centrale potrà controllare il franco

Nicola D’Antuono

2 Dicembre 2014 - 08:56

In Svizzera il referendum che proponeva il mantenimento del 20% delle riserve in oro non è passato. La banca centrale elvetica potrà continuare a difendere il floor di 1,20 sul cross euro/franco

Svizzera: non passa il referendum sull’oro. Banca centrale potrà controllare il franco

Pericolo scampato, ma forse c’era stato fin troppo allarmismo visto i risultati definitivi. Il referendum tenutosi domenica 30 novembre in Svizzera, che proponeva di vincolare la banca centrale elvetica all’acquisto di nuovo oro e al mantenimento di una riserva aurea minima del 20%, non è passato. La vittoria del “no” è stata schiacciante (77% contro il 23% favorevole). La Swiss National Bank tira un respiro di sollievo e potrà continuare a spendere risorse finanziarie per difendere il cambio fisso del franco svizzero nei confronti della moneta unica europea.

Avesse vinto il “sì”, la SNB sarebbe stata costretta innanzitutto a rimpatriare nel giro di due anni tutto l’oro detenuto nei forzieri di istituti esteri (300 tonnellate in Canada, 200 tonnellate in Inghilterra). Poi avrebe dovuto comprare altri lingotti, per raggiungere quantomeno il 20% delle riserve totali (che oggi ammontano a 520 miliardi di franchi). Tutto questo oro sarebbe stato invendibile in futuro, bloccando così preziose risorse finanziarie alla SNB che da oltre tre anni vengono utilizzate in gran parte per difendere il peg di 1,20 sul cross euro/franco.

Se fosse passata la proposta avanzata dal partito della destra svizzera UDC, la banca centrale di Berna avrebbe dovuto comprare circa 1.500 tonnelate d’oro in 5 anni spendendo almeno 70 miliardi di franchi svizzeri. Ciò avrebbe avuto un impatto negativo sulla condotta di politica monetaria della SNB, che non ha alcuna intenzione di mollare il cambio fisso del franco creando gravi problemi all’economia nazionale. Da quando è intervenuta per mantenere il floor di 1,20 sul cross euro/franco, la SNB ha visto le proprie riserve crescere di oltre un terzo: quelle in valuta estera sono pari a 460 miliardi di franchi, di cui il 45% denominate in euro e il 29% in dollari americani.

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