Sentenza storica dalla Corte Suprema degli Stati Uniti: il matrimonio gay è legale in tutti i 50 Stati, respinta la richiesta di incostituzionalità degli Stati conservatori.
Ora i matrimoni gay sono legali in tutti e 50 gli Stati che fanno parte degli Stati Uniti grazie una sentenza storica della Corte Suprema, che ha respinto i tentativi di blocco incostituzionale da parte degli Stati conservatori.
In quello che potrebbe rivelarsi la novità più importante nel campo dei diritti civili in un’intera generazione, cinque dei nove giudici della Corte Suprema ha stabilito che il diritto alla parità del matrimonio è ora sancito in virtù della clausola del 14° Emendamento riguardo la protezione all’egualità.
La vittoria sulla legalità dei matrimonio gay - nota negli Stati Uniti come Obergefell v Hodges, dopo che un uomo dell’Ohio che ha citato in giudizio lo Stato per ottenere il suo nome sul certificato di morte del marito defunto - arriva dopo anni di campagne da parte degli attivisti LGBT, numerosi interventi di avvocati d’alto rango e decenni di attesa da parte di coppie omosessuali.
La sentenza prevede ora che il numero di Stati in cui il matrimonio gay è legale passerà da 37 a 50.
I giudici hanno respinto le affermazioni degli avvocati secondo cui il matrimonio è stato definito per legge esclusivamente in favore della procreazione all’interno di unità familiari stabili - e che quindi può essere giustificato solo in presenza di unione tra un uomo e una donna.
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