Mentre Renzi acquisisce consensi il Movimento 5 Stelle crolla. Espulsioni fatali?
Il Movimento 5 Stelle sta affrontando uno di momenti più difficili dalla sua nascita. L’espulsione dei quattro senatori ha infatti suscitato un’ondata di polemiche che rischia di travolgere i grillini e cancellare quel che di buono hanno fatto negli ultimi due anni.
I quattro senatori purgati si dimetteranno, o almeno così hanno detto, altri sei hanno già consegnato la loro lettera di dimissioni a Pietro Grasso e il numero rischia di salire in queste ore.
Le accuse nei confronti di Grillo & Co. intanto diventano sempre più pesanti: tra i termini utilizzati per descrivere il loro modus operandi spunta quell’aggettivo “fascista” che descrive tutta la disapprovazione che molti cittadini italiani stanno riservando ad una decisione che ritengono ingiusta e anti-democratica.
Evitando di entrare nelle polemiche “del giorno dopo”, bisogna evidenziare che la volontà di Grillo di andare avanti non ascoltando le critiche ricevute potrebbe costare cara, molto cara al Movimento 5 Stelle.
Sondaggio Ixè
Il sondaggio realizzato dall’istituto Ixè per Agorà infatti mette in luce due punti importanti che i pentastellati dovrebbero tenere in considerazione per il prosieguo del loro lavoro: secondo l’indagine infatti due elettori del Movimento su tre vorrebbero una collaborazione con Renzi, ma soprattutto nel corso dell’ultima settimana il M5S ha perso ben 2 punti percentuali, diventando l’unico partito a scendere tra i primi tre del paese.
Le vicende degli ultimi giorni dunque, sembrano non essere proprio piaciute ai cittadini che oltre a criticare i metodi utilizzati nei confronti dei quattro senatori e i motivi che hanno portato alla loro espulsione, si preparano ad assistere ad una scissione che potrebbe arrivare a breve: 13 senatori sono infatti pronti a creare un gruppo autonomo.
Tornano all’indagine di Ixè, ecco come si sono modificate le intenzioni di voto nel corso degli ultimi sette giorni:
PD e Forza Italia solidificano la loro leadership, mentre il Movimento 5 Stelle crolla al 21,8%, dal 23,7 del 21 febbraio scorso. Due punti percentuali in una settimana sono tanti, forze troppi.
La fiducia nel Premier
Le rilevazioni dell’istituto mostrano parallelamente come la fiducia in Matteo Renzi nello stesso arco temporale sia cresciuta in una maniera esponenziale, passando dal 52% al 62%. Ma gli intervistati non credono solo in lui, ma anche nel suo Governo. Il 56% degli interpellati ha infatti dichiarato di fidarsi dell’Esecutivo guidato dal segretario del PD.
Parlando degli altri leader, cresce anche il consenso intorno a Giorgio Napolitano che sale dal 40% al 45%, mentre scende quello interno a Beppe Grillo, dal 34% al 31%.
Insomma gli ultimi sette giorni non sono stati facili per i 5 Stelle. E voi, che ne pensate?
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