La Sicilia non è ancora zona gialla ma ritorna la mascherina all’aperto: le nuove regole

Chiara Esposito

1 Dicembre 2021 - 23:13

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Ordinanza regionale anti-Covid: le misure del presidente siciliano Musumeci puntano a contrastare in ogni modo il picco di positività nell’isola.

La Sicilia non è ancora zona gialla ma ritorna la mascherina all’aperto: le nuove regole

Nuove indicazioni da parte del Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci: l’amministrazione emana e ripristina alcune normative mirate per rallentare la diffusione del Covid-19. Anche se il territorio non ha ancora cambiato colore ufficialmente, i regolamenti introdotti ricordano in parte le linee guida da seguire in zona gialla.

L’ordinanza in oggetto comprende cinque articoli ed è stata firmata nel pomeriggio di mercoledì 1 dicembre 2021 per entrare in vigore nelle successive 24 ore. Come preventivato, i provvedimenti saranno validi fino al prossimo 31 dicembre.

Le ultime news riguardanti la variante Omicron sarebbero state soltanto un’ulteriore conferma della preoccupante escalation registrata nelle ultime settimane. Stando alle dichiarazioni rilasciate a Sky Tg24 infatti la decisione sarebbe stata presa a seguito di un confronto diretto con le autorità sanitarie competenti.

Stretta per la Sicilia: i regolamenti nel dettaglio

La regione Sicilia pensa a delle azioni concrete da intraprendere per fermare l’avanzata del virus in questo periodo così critico a livello economico per il paese.

Rispetto al solo territorio isolano il numero dei nuovi positivi negli ultimi due giorni è stato stazionario, ma ciò che preoccupa sono gli inevitabili assembramenti nelle vie e piazze dello shopping e la tipica movimentazione tra una regione e un’altra in occasione delle feste.

La strategia di intervento che è stata studiata si basa su tre punti fondamentali nonostante gli articoli firmati siano cinque. Ecco quali sono.

1) Il ritorno della mascherina all’aperto

L’articolo che coglie maggiormente l’attenzione è relativo al ripristino dell’obbligo della mascherina in tutti i luoghi pubblici e aperti al pubblico dai 12 anni in su; imposizione che normalmente è tipica delle zone gialle.

Come si evidenzia nel testo da poco reso noto alla cittadinanza, “le autorità competenti al mantenimento dell’ordine pubblico si occuperanno di far rispettare la norma, anche attraverso l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge”.

Ulteriori istruzioni per i voli in arrivo

Restrizioni anche a livello di traffico aereo con obbligo di tampone in porti e aeroporti siciliani per i passeggeri provenienti da alcuni stati esteri. Ad aggiungersi alla lista sono:

  • Repubblica del Sudafrica;
  • Botswana;
  • Hong Kong;
  • Stato d’Israele;
  • Repubblica Araba di Egitto;
  • Repubblica di Turchia.

L’elenco esteso ammonta però a 15 località perché comprende anche i paesi per cui già era in vigore tale normativa ovvero Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti, Malta, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia e Paesi Bassi.

Per queste mete si parla di norme applicate ai cittadini che provengono da quelle zone o che nei 14 giorni precedenti alla partenza hanno soggiornato o transitato in loco.

Per riempire il gap venutosi ora a creare tra arrivi pregressi e futuri, si specifica come i soggetti giunti in Sicilia nei dieci giorni precedenti all’entrata in vigore dell’ordinanza debbano contattare il Dipartimento di prevenzione dell’Asp territorialmente competente e il proprio medico di Medicina generale per essere sottoposti a tampone molecolare.

Più tamponi per individuare la mutazione del virus

Nuova strategia di intervento per sequenziare la variante Omicron e monitorare l’attività dei laboratori regionali che ad oggi rappresentano il punto di riferimento per comprendere in che modo il virus stia avanzando. Il monitoraggio ha l’obiettivo di assicurare un’adeguata sorveglianza epidemiologica in tutte le province dell’Isola.

Le carte rispetto a questo punto riportano il riferimento a due enti quali il Dipartimento per la pianificazione strategica e il Dipartimento per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato della Salute.

Questi eseguiranno una ricognizione dei laboratori siciliani eseguendo quindi un intervento di coordinazione degli stessi volto ad aumentare progressivamente il numero dei tamponi processati e sequenziati in tutta la Sicilia.

Sempre rispetto ai tamponi ci sarà poi un’attenzione speciale per arrivi irregolari come quelli dei migranti che, al termine del periodo di quarantena, saranno sottoposti all’obbligo del controllo di tipo molecolare.

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