Scuola: come lavorare senza TFA. Tutte le possibilità per chi non è abilitato

Chiara Ridolfi

30/08/2016

31/08/2016 - 09:17

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I professori che non hanno ancora conseguito il TFA non possono insegnare in molti istituti, ma non tutte le strade sono loro precluse. Vediamo in che modo trovare un posto di lavoro pur non essendo abilitati.

Scuola: come lavorare senza TFA. Tutte le possibilità per chi non è abilitato

L’abilitazione all’insegnamento è fondamentale per partecipare ai concorsi e ottenere una cattedra negli istituti pubblici. I laureati che non hanno potuto partecipare al TFA si trovano quindi in una situazione di stallo e non possono accedere all’insegnamento nelle scuole pubbliche.
Non tutte le strade per diventare insegnanti sono però precluse ai neolaureti e agli aspiranti professori, dal momento che presso alcune scuole è possibile insegnare anche senza l’abilitazione.

Sebbene non sia il sogno di una vita insegnare in qualche piccolo istituto è comunque una buona strategia per ottenere esperienza. Molti docenti del concorso quest’anno sono infatti stati bocciati per la poca preparazione dimostrata nella lezione frontale, che spesso è stata causata dal poco tempo a disposizione del candidato.
Il mondo del lavoro non è semplice per nessuno, ma per il settore scuola si registrano le problematiche peggiori.

In alcuni istituti offrono però la possibilità, anche ai semplici laureati, di cominciare ad insegnare e di fare una prima esperienza sebbene non sia ancora stato conseguito il TFA.
Ovviamente non si trattata di istituti paritari o di scuole statali, ma anche queste strutture possono essere un buon modo per cominciare.
Vediamo insieme in che modo si può trovare un lavoro nel settore scuola anche senza essere abilitati.

Scuola, come lavorare senza abilitazione: centri studi e associazioni

Mentre il Ministero continua a lavorare per far uscire il bando del terzo ciclo di TFA i laureati non ancora abilitati si chiedono in che modo cominciare a lavorare. Un buon modo per provare a fare una prima esperienza di insegnamento è inviare il proprio curriculum ai centri studi e alle associazioni di ripetizioni.

In questi istituti lavorano molti insegnanti che non hanno ancora potuto conseguire l’abilitazione. In queste scuole non vengono assegnate classi numerose ai docenti alla prima esperienza, ma un gruppo ristretto di alunni o un solo studente a cui impartire lezioni frontali. In questo modo si mette il docente in condizione di lavorare serenamente e di non avere ansia nel gestire tanti ragazzi.

Il consiglio per riuscire a ottenere un posto in uno di questi istituti è mostrare nel curriculum la propria preparazione nella materia di insegnamento. Mettete in luce le conoscenze che avete maturato negli anni universitari, le eventuali pubblicazioni e provate e dare maggiore risalto alle esperienze svolte con i ragazzi negli anni.

Scuola, come lavorare senza abilitazione: inviare la messa a disposizione

Un altro modo, di certo più difficile di quello che abbiamo illustrato prima, è inviare le domande di messa a disposizione. Inviando questa candidatura spontanea i docenti possono proporsi per eventuali posti vacanti e sostituzioni di breve durata nelle scuole pubbliche.
Ovviamente non è semplice ottenere un posto in un istituto pubblico, soprattutto se non si ha l’abilitazione, ma tentare non vi costerà nulla.

Inviare la propria domanda per la messa a disposizione è infatti piuttosto semplice, dal momento che è sufficiente inviare una mail (tramite il vostro indirizzo di posta certificata) alla pec dell’istituto con allegato il proprio curriculum e un modulo precompilato.
Sebbene non siano alte le possibilità di essere chiamati per una supplenza a breve termine si può comunque sperare nei corsi di recupero o in una necessità impellente della scuola.

Il terzo ciclo di TFA dovrebbe essere bandito a settembre e una volta pubblicato l’avviso pubblico la situazione per molti docenti dovrebbe finalmente sbloccarsi. Attendiamo le delucidazioni del Governo al riguardo, che, con la fine della pausa estiva, dovrebbero giungere a breve.

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