Generazione senza futuro. In sintesi è questo ciò che emerge dal Rapporto di Save the Children, “L’isola che non sarà”, diffuso con l’indagine “Le paure per il futuro dei ragazzi e genitori italiani”, in occasione del lancio della campagna “Allarme infanzia”.
La povertà sociale, economica, d’istruzione, di lavoro sta mietendo le sue vittime, colpendo i giovani derubati del futuro e delle opportunità. Chi ha raggiunto il risultato peggiore dell’Italia in tutta Europa? Solo Grecia e Bulgaria.
Il “furto del futuro”, come viene indicato nel Rapporto, si misura in cifre:
- il 25% degli adolescenti italiani crede che avrà un futuro più difficile dei propri genitori;
- il 23% spera di poter andare all’estero per avere un futuro;
- l’80% ha fatto rinunce a causa della recessione;
- il 30% dei genitori non ce la fa a pagare l’università ai propri figli.
Di cosa è stata derubata la “generazione senza futuro”?
Secondo il Rapporto gli aspetti più critici da sottolineare sono 4:
- taglio dei fondi per famiglia e minori. Nell’Europa dei 27, l’Italia occupa solamente il diciottesimo posto per le spese per l’infanzia e la famiglia: l’1,1% del PIL;
- mancanza di risorse per una vita dignitosa. La “generazione senza futuro” è stata derubata di cibo, vacanza, sport, tempo libero: il 29% di bambini sotto al soglia dei 6 anni (950.000) vive ai margini della povertà, mentre il 23,7% versa in uno stato di deprivazione materiale. L’Italia è ventunesima in Europa per rischio di esclusione sociale e povertà tra i minori di 6 anni;
- istruzione. L’Italia è ventiduesima per il basso livello di formazione tra i giovani (28,7% tra i 25 e i 34 anni) e ha un tasso di dispersione scolastica pari al 18,2% tra gli under 25. Il nostro Paese è anche all’ultimo posto per tasso di laureati: 20% (760.000) tra i 30 e i 34 anni;
- lavoro. Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 38,4% (under 25), quarto peggior risultato europeo, e i NEET sono circa 3 milioni e 200.000. In tal senso l’Italia si posiziona a quota 25 nell’Europa dei 27.
Valerio Neri, Direttore Generale Save the Children Italia, ha spiegato che:
“Per quantificare il furto di futuro che si sta commettendo ai danni delle giovani generazioni, Save the Children ha utilizzato 12 indicatori Eurostat che permettono di comparare le chance dei bambini italiani con quelle dei loro coetanei europei. Il risultato, riassunto in 5 mappe e classifiche dei 27 paesi dell’Ue, compresa l’Italia, è deprimente. Considerando i diversi indicatori, il nostro paese si posiziona per 7 volte oltre il ventesimo posto in classifica. Un posizionamento molto negativo che Save the Children ha tradotto in una mappa sintetica in cui l’Italia appare di dimensioni molto ridotte rispetto alle attuali, a indicare la perdita di futuro per i bambini e adolescenti, rispetto ai quali stanno peggio solo i minori di Bulgaria e Grecia’’.
Le proposte di Save the Children
Al fine di arginare questo dramma sociale, che compromette il futuro di giovani generazioni, nonché dell’intero Paese, Save the Children ha proposto una serie di iniziative, tra cui:
- il beneficio della carta d’inclusione sociale per l’acquisto di beni essenziali a tutte le famiglie a basso reddito con minori in difficoltà;
- un piano di investimento a vantaggio dell’istruzione pubblica, che possa garantire, senza ulteriori oneri per le famiglie, attività educative nel pomeriggio e le materie curricolari;
- mensa e servizi di trasporto gratis per le famiglie che versano in forti difficoltà economiche;
- potenziamento dei servizi alla prima infanzia attraverso un nuovo sistema di utilizzo dei fondi europei.
© RIPRODUZIONE RISERVATA