Rosario Livatino beato: chi è e perché viene beatificato dalla Chiesa

Martino Grassi

22 Dicembre 2020 - 14:57

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Chi è Rosario Livatino e perché viene beatificato dalla Chiesa? Storia e biografia del giudice bambino che diventerà il primo magistrato beatificato dalla Chiesa.

Rosario Livatino beato: chi è e perché viene beatificato dalla Chiesa

Chi è Rosario Livatino e perché viene beatificato dalla Chiesa? Da Papa Francesco arriva il via libera alla Congregazione delle cause dei santi per procedere con la promulgazione del decreto sul martirio in odium fidei di Rosario Livatino, un giovane giudice ucciso per mano della mafia il 21 settembre del 1990 ad Agrigento.

La cerimonia si svolgerà nel 2021, proprio nell’arcidiocesi di Agrigento in cui Livatino è nato e cresciuto. Si tratta del primo magistrato a ricevere la beatificazione dalla Chiesa, ma vediamo chi era e perché la Chiesa ha deciso di beatificarlo.

Rosario Livatino beato: chi è e perché viene beatificato

Rosario Livatino nasce a Canicattì il 3 ottobre 1952, dal padre Vincenzo, laureato in legge, e dalla madre Rosaria Corbo. Fin da giovanissimo si appassionò allo studio dapprima al liceo e poi all’università, dove si laureò in giurisprudenza, a Palermo con il massimo nei voti nel 1975. Dopo tre anni dalla laurea entrò nella magistratura, svolgendo un tirocinio nel tribunale di Caltanissetta, fino ad entrare nella Procura della Repubblica di Agrigento come pubblico ministero il 29 settembre 1979. Fin da subito furono affidate al giovane Livatino delle inchieste molto delicate, dal momento che disponeva di una grande conoscenza del fenomeno mafioso e della sua capacità di creare trame anche nella macchina investigativa.

Furono proprio le sue sentenze che lo fecero finire nel mirino di Cosa Nostra, tanto che l’organizzazione mafiosa lo uccise il 21 settembre 1990, mentre Livatino stava percorrendo la statale 640 per recarsi al Tribunale di Agrigento. Il giudice bambino in un primo momento riuscì a sfuggire, ma poi venne raggiunto nuovamente dai sicari dalla Stidda agrigentina, un’organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa nostra. Al momento del suo omicidio era diventato giudice penale

La fede cattolica di Rosario Livatino

Fin dalla sua morte la Chiesa cattolica riconobbe l’audacia e il coraggio del giovane giudice nei confronti dello Stato, seguendo i precetti del Vangelo, e proprio per questo motivo venne avviata la causa di beatificazione approvata da Bergoglio. Rosario Livatino era un fervente cattolico, tanto che anche Papa Giovanni Paolo II lo definì “martire della giustizia e indirettamente della fede”, durante una visita ad Agrigento, nella quale incontro i genitori del giudice bambino e scomunicò tutti i mafiosi nella Valle dei Templi.

La causa di beatificazione è stata avviata nel 2011 dall’arcidiocesi di Agrigento, nel 2018 la documentazione arrivata sui tavoli del Vaticano. Una determinante nella causa di beatificazione è stata anche la testimonianza degli assassini del giudice, ed in particolare di uno dei quattro killer incaricati di uccidere il magistrato.

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