Robinhood, trader 20enne morto suicida: genitori fanno causa all’app

Giulia Adonopoulos

10/02/2021

07/09/2021 - 14:52

condividi

Un 20enne è morto suicida dopo aver investito su Robinhood. Credeva di aver perso più di 700mila dollari. I genitori denunciano l’app.

Robinhood, trader 20enne morto suicida: genitori fanno causa all’app

Ancora problemi legali per Robinhood. La popolare piattaforma di trading per piccoli investitori è stata denunciata dai genitori di un ragazzo di 20 anni morto suicida lo scorso giugno per omicidio colposo.

Il giovane, Alexander Kearns, studente dell’Università del Nebraska, credeva di aver perso quasi 750.000 dollari comprando opzioni su Robinhood, e il 12 giugno si è tolto la vita gettandosi sotto un treno in corsa. Secondo le fonti, prima di morire ha lasciato un biglietto con scritto “Come è potuto succedere che un 20enne senza reddito potesse ottenere quasi un milione di dollari in leva finanziaria?”

20enne muore suicida dopo aver investito su Robinhood

L’11 giugno Alexander si accorge che Robinhood aveva limitato il suo account a causa di un rosso di 730mila dollari. In un’email la piattaforma gli chiedeva di intraprendere un’“azione immediata” per pagare più di 170mila dollari nei giorni seguenti.

Secondo i familiari del ragazzo, ha provato a contattare il customer service, ma non c’era nessun numero di telefono, così ha inviato tre email a Robinhood per chiedere spiegazioni, ricevendo solo risposte automatiche. Così, pensando di aver fatto uno sbaglio irreparabile e sopraffatto dagli eventi, il ventenne si è tolto la vita. Un gesto che appare ancora più insensato visto che in un’email ricevuta da Robinhood il 13 giugno, un giorno dopo la sua morte, la piattaforma ha chiarito che non c’era alcun debito da 730.000 dollari da pagare e rimuovendo le restrizioni all’account.

Le accuse a Robinhood: dall’omicidio colposo alle pratiche commerciali sleali

I genitori del ventenne hanno intentato una causa contro la società lunedì, accusando Robinhood di omicidio colposo, inflizione negligente di stress emotivo e pratiche commerciali sleali.

I Kearns sostengono che a spingere Alex al suicidio sia stato il saldo negativo di 730.000 euro apparso sul suo account Robinhood l’11 giugno. Il figlio, dicono, si sarebbe tolto la vita per salvarsi da un imminente disastro finanziario. Chiedono quindi che la piattaforma di trading sia ritenuta responsabile della sua morte per non aver agito nell’interesse del cliente e aver fornito informazioni distorte, facendogli credere che stesse perdendo centinaia di migliaia di dollari.

Mentre la mission della piattaforma è dalla sua nascita quella di democratizzare la finanza e dare a tutti la possibilità di investire in Borsa, i signori Kearns sostengono che Robinhood abbia preso di mira i clienti giovani e inesperti spingendoli a impegnarsi in pratiche commerciali rischiose. E quando gli investitori hanno bisogno di aiuto - come nel caso di Alex il giorno della sua morte - l’app non è in grado di fornire un’assistenza clienti adeguata.

L’app consente a chiunque - anche a chi non è ricco o esperto - di acquistare e vendere azioni ma non solo, grazie alla sua facilità di utilizzo e all’assenza di costi di commissioni.

Non è la prima grana legale per Robinhood, spesso accusata da più parti per il modo in cui attira investitori giovani e inesperti e li incoraggia al trading frequente. William Galvin, segretario del Commonwealth del Massachusetts e principale regolatore finanziario dello stato del Massachusetts, afferma che i broker-dealer online come Robinhood necessitano di una maggiore regolamentazione. Il suo ufficio ha presentato una denuncia contro Robinhood a dicembre: si puntava il dito contro la gamification degli investimenti. Il trading, sostiene l’accusa, non viene trattato come un serio rischio di perdere denaro, ma come un gioco a cui tutti possono partecipare.

Argomenti

Iscriviti a Money.it