Riserve comuni di gas in Europa: cosa significa e quale impatto sul prezzo

Violetta Silvestri

15 Dicembre 2021 - 15:39

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Prezzi del gas troppo elevati ancora nel mirino dell’Europa: come evitare l’impennata dei costi? L’UE ragiona sulle riserve comuni, sostenute anche da Draghi: cosa sono e quale impatto?

Riserve comuni di gas in Europa: cosa significa e quale impatto sul prezzo

Prezzi del gas alle stelle al centro delle discussioni UE: cosa proporrà l’Europa per salvaguardare il mercato da impennate di costi futuri?

L’Unione Europea dovrebbe proporre questa settimana un sistema per consentire ai Paesi di acquistare congiuntamente scorte strategiche del combustibile, una misura elaborata in risposta all’impennata dei prezzi dell’energia.

I prezzi del gas all’ingrosso europei di riferimento sono aumentati di oltre il 500% quest’anno, raggiungendo livelli record in ottobre. La maggior parte dei governi europei ha risposto con misure di emergenza, come sussidi o agevolazioni fiscali, per proteggere le famiglie da bollette energetiche più elevate.

Una riforma delle regole del mercato del gas dell’UE è necessaria. Il capo della politica energetica comunitaria, Kadri Simson, ha affermato che presenterà un quadro per consentire l’approvvigionamento congiunto di scorte strategiche di gas. Cosa significa e quanto si può risparmiare?

Stoccaggi comuni di gas in UE: la proposta

Ne è convinto anche il presidente del Consiglio Draghi: per fronteggiare il rincaro del gas in corso è necessaria una riforma strutturale in Europa, con proposte quale:

“...creare stoccaggi integrati di scorte strategiche di gas. Un’iniziativa in tal senso migliorerebbe la capacità di tutti i Paesi europei di far fronte a rialzo di prezzi improvvisi, come quello attuale”

Cosa significa? Innanzitutto occorre sottolineare che l’UE ha la capacità di immagazzinare oltre 117 miliardi di metri cubi (bcm) di gas naturale, o circa un quinto del suo consumo annuo, secondo Gas Infrastructure Europe.

Come analizzato da Euroactive, la capacità di stoccaggio nell’UE è distribuita in modo non uniforme con grandi impianti in Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi, ma l’interconnessione tramite gasdotti significa che gli Stati membri possono utilizzare la risorsa stoccata nei Paesi vicini.

Un sistema di acquisto congiunto e volontario di gas consentirebbe di condividere il combustibile disponibile in casi di urgenza.

Spagna, Francia, Italia sono favore dell’idea e hanno affermato che linee guida comuni sullo stoccaggio del gas potrebbero mitigare e attenuare gli aumenti dei prezzi, mentre coordinare l’acquisto potrebbe aumentare il potere contrattuale.

La Commissione deve ancora svelare i dettagli del suo piano e molte domande devono essere risolte, incluso come i Paesi avrebbero accesso alle scorte di gas e le implicazioni per le società che le possiedono.

Qualsiasi revisione delle regole dell’UE dovrebbe essere negoziata da ogni Stato membro e dal Parlamento europeo, un processo che può richiedere anni, anche se misure urgenti potrebbero essere approvate più rapidamente.

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