Mentre ancora si discute sulla riforma delle pensioni, ecco le 3 novità più importanti che riguarderanno il settore previdenziale nel 2017.
Al centro del dibattito politico continua a esserci la riforma delle pensioni.
Si tratta di un’estate rovente sul fronte previdenziale: continuano, infatti, gli incontri tra Governo e sindacati per definire i dettagli della riforma delle pensioni che dovrebbe essere inserita dall’esecutivo nella prossima Legge di Stabilità.
Sono molti i punti ancora controversi e al centro di contrattazione tra le parti: dalla situazione dei precoci alla pensione anticipata, dagli esodati ai lavori usuranti.
Tuttavia sono già note alcune novità che riguarderanno le pensioni a partire dal 2017: ecco le 3 novità più importanti in materia previdenziale che sortiranno i primi effetti a partire dal prossimo anno.
Riforma delle pensioni, novità: stop al contributo di solidarietà
La prima novità che riguarda le pensioni e che interesserà, in particolare, i circa 40mila italiani che percepiscono un assegno previdenziale a partire dai 91.344 euro lordi all’anno, è l’abolizione del contributo di solidarietà.
La novità interessa quindi i beneficiari delle cosiddette pensioni d’oro alle quali a partire dal 2017 non verrà più applicato il contributo di solidarietà, ossia il taglio che va dal 6% al 18% in base all’importo.
Lo stop al contributo di solidarietà non è un effetto della riforma delle pensioni al vaglio del Governo: l’abolizione è conseguenza della scadenza del termine naturale prevista per il contributo stesso che è stato introdotto nel 2016 con valenza di 3 anni.
Riforma delle pensioni, novità: età pensionabile, nessun adeguamento
La seconda novità che riguarderà le pensioni nel 2017 risulta essere una notizia positiva per tutti coloro che si trovano in procinto di andare in pensione. Nel 2017, infatti, l’età pensionabile rimarrà la stessa: ciò significa che non sono previsti innalzamenti dei requisiti anagrafici per andare in pensione. Tra il 2016 e il 2017, infatti, non sono previsti scatti per l’adeguamento alle aspettative di vita. Il prossimo aumento è previsto per il 2018 e, a partire dal 2019, l’adeguamento dovrebbe avere scadenza biennale e non più triennale come previsto nel quinquennio che va dal 2013 al 2018.
Riforma delle pensioni, novità: pensione anticipata, cosa cambia?
Un’altra importante novità del 2017 in tema previdenziale riguarda invece la pensione anticipata.
Dal prossimo anno, infatti, sarà possibile accedere alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, e un anno in meno per le donne.
Diverso il discorso se si rientra nel sistema contributivo: in questo caso è possibile andare in pensione anticipata al compimento dei 63 anni e 7 mesi di età.
© RIPRODUZIONE RISERVATA