Riforma pensioni 2016, ultime notizie: possibile ottava salvaguardia esodati?

Stefania Manservigi

10 Giugno 2016 - 18:20

Nella discussione sulla riforma delle pensioni 2016 viene data priorità all’ottava salvaguardia degli esodati. Ecco le ultime notizie.

Riforma pensioni 2016, ultime notizie: possibile ottava salvaguardia esodati?

La riforma delle pensioni 2016 conterrà l’ottava salvaguardia a favore degli esdoati?
In base alle ultime notizie sulla discussione che riguarda proprio la riforma del sistema previdenziale sembrerebbe avvicinarsi la possibilità di un’ottava e ultima salvaguardia a favore degli esodati.
Il Governo, infatti, nelle ultime settimane ha mostrato una maggiore apertura in tema di pensioni, aprendo al dialogo con i sindacati. Proprio grazie a questa apertura si cercherà di fare in modo che l’esecutivo consideri nella prossima riforma delle pensioni la possibilità di inserire un intervento risolutivo a favore degli esodati.
Le priorità in materia previdenziale, infatti, restano l’ottava salvaguardia e la flessibilità in uscita.

Riforma pensioni 2016: Ottava salvaguardia esodati a costo zero?
Quello a cui si sta cercando di lavorare, in vista della prossima riforma delle pensioni 2016, è un intervento a favore degli esodati, l’ottava salvaguardia, che sia a costo zero.
L’Ottava salvaguardia a cui stanno lavorando Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, infatti, dovrebbe includere i 25mila - 30mila lavoratori esodati rimasti esclusi dai precedenti interventi senza costi aggiuntivi per il Governo.
Come può essere l’Ottava salvaguardia a favore degli esodati a costo zero? L’idea è quella di fare appello alle risorse del Fondo che fu già istituito a suo tempo. Si tratta, infatti, di 11 miliardi di euro destinati alla salvaguardia di 172mila lavoratori.

Riforma pensioni 2016: non solo ottava salvaguardia e flessibilità
Se l’ottava salvaguardia a favore degli esodati e la flessibilità in uscita sembrano, al momento, essere tra le priorità da inserire nella prossima riforma delle pensioni, ci sono tuttavia anche altri temi che devono essere affrontati e non possono essere tralasciati ulteriormente.
Si, tratta, ad esempio, della situazione dei lavoratori precoci e della Quota 41, dei lavori usuranti, la proroga di Opzione donna e la rivalutazione delle pensioni minime.
A spingere su questi temi, in particolar modo, è il presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano che ha anche ricordato a Renzi che le decisioni prese con riferimento alla riforma delle pensioni avranno anche delle conseguenze politiche.
In vista del prossimo incontro con i sindacati che si terrà il 14 giugno proprio per discutere nel merito della prossima riforma previdenziale, dunque, ciò che ci si aspetta sono ulteriori segni di apertura da parte del Governo che, per il momento, ha semplicemente sancito l’impegno di trovare una soluzione per garantire una maggiore flessibilità in uscita.
Il tempo sembra stringere attorno alla riforma delle pensioni in quanto già da settembre si inizierà a discutere della prossima Legge di Stabilità. Si attendono dunque le prossime mosse da parte del Governo.

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