Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha confermato per il 14 giugno il prossimo confronto tra Governo e sindacati sulla riforma delle pensioni. Ecco tutti gli argomenti che verranno affrontati.
Le ultime notizie sulla riforma delle pensioni 2016 riguardano il prossimo confronto tra sindacati e Governo.
Dopo un primo incontro avvenuto il 24 maggio, infatti, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, in seguito alle pressioni delle parti sociali che hanno invitato l’esecutivo a non perdere ulteriore tempo, ha annunciato che il prossimo confronto è previsto per il 14 giugno alle ore 14:30 presso il Dicastero del welfare.
All’incontro dovrebbe partecipare anche Tommaso Nannicini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministro che si sta occupando del progetto sulla flessibilità in uscita.
I temi che saranno trattati durante l’incontro sono tanti. Vediamoli insieme.
Riforma pensioni 2016: confronto sindacati - Governo sulla flessibilità
Al centro del confronto tra il Governo e i sindacati ci sarà sicuramente la flessibilità in uscita, punto cardine della prossima riforma delle pensioni. Il Governo si è detto aperto a sentire e accogliere le proposte avanzate dalle parti sociali, ma nella pratica il raggiungimento di un accordo appare difficile.
Il problema riguarda soprattutto le coperture economiche: l’esecutivo si è detto disponibile a stanziate meno di un miliardo di euro l’anno mentre le proposte elaborate dai sindacati prevederebbero un costo superiore.
A tal proposito il Ministro Poletti ha sentenziato: "
Discuteremo nel merito le posizioni e vedremo cosa potremo fare concretamente".
I sindacati inoltre chiedono al Governo Renzi dei chiarimenti sull’Ape, l’anticipo pensionistico annunciato dal premier su cui aleggiano ancora diversi dubbi.
Secondo lo schema predisposto da Nannicini l’Ape consisterebbe in una sorta di pensione anticipata che prevede la possibilità di uscire in anticipo fino a tre anni prima della pensione di vecchiaia grazie a una forma di prestito da restituire a rate in 20 anni attraverso trattenute sulla pensione.
Saranno coinvolte banche, assicurazioni e le stesse aziende, ma anche i fondi di previdenza complementare e la forma sperimentale durerà fino al 2019.
Riforma pensioni 2016: lavori usuranti, precoci, esodati e opzione donna
Ma il confronto tra i sindacati e il Governo non verterà solo sulla flessibilità.
Sono diversi gli argomenti in materia previdenziale che necessitano di una soluzione. Tra questi la situazione dei lavoratori usuranti, dei precoci, le carriere discontinue, gli effetti del sistema contributivo sugli assegni dei giovani, l’indicizzazione degli assegni, la previdenza integrativa, le pensioni minime, la proroga dell’opzione donna, la separazione tra assistenza e previdenza, il riconoscimento dei lavori di cura ai fini previdenziali, la situazione degli esodati.
Inoltre dovrebbe anche essere discussa la possibilità di rendere più agevole la contribuzione volontaria e il riscatto degli anni di studi universitari.
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