Riforma pensioni 2016: in arrivo il testo sulla flessibilità

Stefania Manservigi

16 Febbraio 2016 - 16:31

Possibili novità per quanto riguarda la riforma delle pensioni 2016. Cesare Damiano ha annunciato il licenziamento di un testo sulla flessibilità.

Riforma pensioni 2016: in arrivo il testo sulla flessibilità

La Commissione Lavoro alla Camera a giorni dovrebbe licenziare un nuovo testo in tema di pensioni che si occupi di flessibilità.
Sono queste le ultime notizie che riguardano la riforma delle pensioni 2016. A darne l’annuncio è stato proprio il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, da mesi sostenitore della necessità di intervenire con urgenza per garantire una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.
Damiano ha infatti ricordato che la Commissione sta lavorando in sede di Comitato Ristretto per raggiungere un accordo politico su quasi 20 proposte legislative depositate dal 2013. Il testo licenziato, dunque, dovrebbe contenere una sintesi delle proposte sulla flessibilità depositate negli ultimi anni e mai realizzate.

Riforma pensioni 2016: flessibilità deve essere una priorità
Da mesi Cesare Damiano sostiene l’esigenza di inserire la riforma delle pensioni nella lista delle priorità nell’agenda di Governo.
Proprio di questi giorni è la notizia dell’iniziativa presa dai sindacati, Cgil, Cisl e Uil, che hanno scritto al Premier Matteo Renzi e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti per chiedere un incontro per affrontare il tema della flessibilità, che sembra essere sparito dai programmi del Governo.
Oltre al tema della flessibilità, inoltre, i problemi da affrontare con la riforma delle pensioni 2016 sono diversi: dagli esodati alle ricongiunzioni fino ai precoci, e così via.
Nei prossimi giorni approderà inoltre alla Camera la delega del Governo sul tema del sostegno alla povertà, del quale si è discusso in questi giorni per la possibilità contenuta nello stesso di tagliare le pensioni di reversibilità.
A tal proposito Damiano ha così commentato:

"Per noi questo non è accettabile: si tratterebbe dell’ennesimo intervento dopo quelli, pesanti, del Governo Monti. La previdenza non può essere considerata la mucca da mungere in ogni stagione per risanare i conti dello Stato. La prima cosa da discutere è la flessibilità: i lavoratori più anziani devono poter andare in pensione in modo anticipato per lasciare il posto di lavoro ai giovani”.

Proprio sulla polemica innestata circa i possibili tagli sulle pensioni di reversibilità era intervenuto ieri il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti:

"La polemica sulle pensioni di reversibilità è totalmente infondata. Evidentemente c’è chi cerca facile visibilità e si diletta ad inventare un problema che non c’è per poi poter dire di averlo risolto. La proposta di legge delega del Governo lascia esplicitamente intatti tutti i trattamenti in essere. Per il futuro non è allo studio nessun intervento sulle pensioni di reversibilità; tutto quello che la delega si propone è il superamento di sovrapposizioni e situazioni anomale. Ribadisco che il Governo vuole dare e non togliere: per questo, per contrastare la povertà, nella legge di stabilità è previsto lo stanziamento di 600 milioni per il 2016 e di 1 miliardo strutturale a partire dal 2017".

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