Il Parlamento ha approvato una risoluzione con cui vengono chiesti al Governo interventi mirati sulla flessibilità nella prossima riforma delle pensioni. Si avvicina la pensione anticipata?
La riforma delle pensioni resta al centro del dibattito politico in attesa delle prossime mosse del Governo sul tema.
Il Parlamento, infatti, ha approvato una risoluzione in cui vengono chiesti all’esecutivo interventi mirati al fine di garantire una maggiore flessibilità in uscita entro la fine del 2016.
Nel Def la maggioranza invita il Governo
"ad adottare ogni iniziativa utile a promuovere, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, interventi in materia previdenziale volti a introdurre elementi di flessibilità, anche con la previsione di ragionevoli penalizzazioni, nonché interventi, anche selettivi, in particolare nei casi di disoccupazione involontaria e di lavori usuranti".
Nella risoluzione non viene fatto nessun riferimento esplicito alla situazione degli esodati, alla proroga di opzione donna o ai lavoratori precoci.
Riforma pensioni 2016: cosa farà il Governo in seguito all’approvazione della risoluzione?
La questione della riforma delle pensioni entra quindi nel vivo.
Cosa potrebbe fare il Governo dopo l’approvazione della risoluzione in cui vengono chiesti interventi che introducano una maggiore flessibilità?
L’ipotesi più plausibile sembra essere quella che prevede l’introduzione della flessibilità in uscita con coinvolgimento delle banche: in base a tale ipotesi il Governo prevederebbe la possibilità di andare in pensione anticipata applicando una penalizzazione sull’assegno pensionistico che potrebbe essere di un 3-4% per ogni anno di anticipo sino ad un massimo di tre anni rispetto ai requisiti previsti dalla legge Fornero.
Entro maggio dovrebbe comunque essere reso pubblico lo schema definitivo in quanto il Governo sembra intenzionato a pubblicare un apposito documento.
Quanto potrebbe costare una manovra del genere alle casse dello Stato?
In base ai calcoli effettuati, il costo di un’operazione del genere dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo di euro, molto meno dunque dei 5-7 miliardi che sarebbero stati necessari per attuare le altre proposte avanzate dai parlamentari.
Nel caso venisse introdotta questa possibilità di pensione anticipata, si allontanerebbe un intervento di ottava salvaguardia per gli esodati in quanto anche coloro che hanno perso il lavoro dopo il 2011 potrebbero usufruire della flessibilità.
Riforma pensioni 2016: l’opinione di Damiano
Sulle ultime notizie riguardanti la riforma delle pensioni 2016 è intervenuto anche il presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano che ha così commentato:
"Se non affronteremo anche il tema dell’ammodernamento del sistema previdenziale attraverso la flessibilità, aumenterà il numero dei poveri (i disoccupati over 60 vittime dei processi di ristrutturazione) e diventerà sempre più difficile l’accesso al lavoro da parte dei giovani: aziende popolate di settantenni che mantengono a casa, disoccupati, i propri figli e nipoti, non rappresentano certamente una prospettiva accettabile per un partito di sinistra".
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