Rispetto al disegno di legge di riforma della giustizia varato dal Cdm lo scorso 29 agosto, il governo sta apportando diverse modifiche alle norme alleggerendo in particolare i provvedimenti su falso in bilancio e autoriciclaggio.
Continua il lavoro di rifinitura, o meglio di alleggerimento, della riforma della giustizia da parte del governo Renzi. In particolare dopo lo stop alla norma sull'autoriciclaggio, adesso emergono modifiche al disegno di legge che riguardano il reato di falso in bilancio. Il reato, reintrodotto con paletti e pene severe nel disegno di legge del 29 agosto, è stato annacquato dalle modifiche successive apportate al testo, che comunque deve ancora superare l’esame dall’aula.
Soglie di non punibilità
Il testo fa marcia indietro su uno dei suoi punti cardini: le soglie di punibilità, inizialmente eliminate dal testo varato dal Cdm. La bozza della riforma infatti cancellava il comma 3 dell’articolo 2621 del Codice Civile che prevede esistano delle soglie sotto le quali non si è in presenza del reato di falso in bilancio:
La punibilità è esclusa se le falsità o le omissioni non alterano in modo sensibile la rappresentazione della situazione economica, patrimoniale o finanziaria della società o del gruppo al quale essa appartiene. La punibilità è comunque esclusa se le falsità o le omissioni determinano una variazione del risultato economico di esercizio, al lordo delle imposte, non superiore al 5 per cento o una variazione del patrimonio netto non superiore all’1 per cento
Questo comma, eliminato dalla bozza di riforma della giustizia, torna invece pari pari nelle testo attualmente in esame. E’ evidente come la mediazione politica con i partiti chiamati a votare per l’approvazione della riforma abbia condotto al reintegro dell’area di irresponsabilità penale.
Resta invece l’abolizione del comma 4 del precedente articolo che tratta del falso in bilancio provato da stime errate:
in ogni caso il fatto non è punibile se conseguenza di valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura non superiore al 10 per cento da quella corretta.
Pene più severe
Secondo la riforma della giustizia l’amministratore, il direttore generale, o la persona preposta alla redazione dei documenti contabili non saranno sanzionabili sul piano penale per il reato di falso in bilancio, ma solo su quello amministrativo con l’interdizione da 3 mesi a 3 anni. Per la società invece la riforma introduce anche sanzioni penali come una multa da 10 a 100 quote.
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