Riforma delle pensioni: ecco tutte le novità approvate nella Legge di Stabilità 2016

Nonostante il mancato inserimento nella Legge di Stabilità 2016 di norme che garantissero una maggiore flessibilità in uscita e la pensione anticipata a determinate categorie di lavoratori, sono diverse le novità e le modifiche che sono state introdotte nella legge.
Sono stati molti, infatti, gli interventi sul fronte sociale e previdenziale che si sono tradotti in una serie di emendamenti in approvazione alla Commissione Bilancio.
Ecco di seguito in sintesi tutte le novità in tema di pensioni che sono state finora approvate nella Legge di Stabilità 2016.

Riforma delle pensioni, quali sono le novità approvate nella Legge di Stabilità 2016?
Alcuni emendamenti alla Legge di Stabilità 2016 in tema di pensioni sono stati già approvati. Ecco di seguito le novità che dovrebbero entrare in vigore:

- No tax area: è stato approvato l’emendamento che prevede l’anticipo al 2016 anzichè al 2017 della no tax area per i pensionati. Oltre all’anticipo, inoltre, è stato innalzato il reddito minimo a 8mila euro.

- Restituzione 0,1%: non sarà prevista la restituzione dello 0,1% che è stato erogato erroneamente ai pensionati a causa della stima sbagliata sull’inflazione. Inizialmente, infatti, era stata prevista la restituzione con un prelievo sul primo rateo del 2016. Tuttavia non permettendo l’inflazione una rivalutazione delle pensioni per il 2016, si è scelto di non incidere negativamente sugli assegni pensionistici e quindi di rinviare il recupero nel 2017.

- Discoll: la Discoll, ossia il sussidio di disoccupazione previsto per i collaboratori, è stato prolungato per tutto il 2016. I beneficiari di questo ammortizzatore sociale potranno quindi beneficiarne anche per il prossimo anno.

- Penalizzazione assegni in caso di pensione anticipata: nella Legge di Stabilità 2016 è stata inoltre approvata la cancellazione della penalizzazione prevista sugli assegni pensionistici dei titolari di pensioni liquidate prima del 1° gennaio 2015. Infatti le penalizzazioni erano state finora congelate per coloro che erano andati in pensione nel 2015 senza aver compiuto i 62 anni di età, mentre erano rimaste per le pensioni liquidate nel 2012, 2013 e 2014.
Grazie a questo intervento potranno ora essere cancellate anche le penalizzazioni su queste pensioni a partire dal 1 gennaio 2016. Non è prevista, tuttavia, la restituzione degli arretrati.

- Opzione donna: oltre ad essere stato prorogato il regime sperimentale di Opzione donna, la misura che permette alle donne lavoratici in possesso dei requisiti richiesti di andare in pensione anticipata, è stato previsto anche l’inserimento di un contatore per monitorare le risorse che effettivamente accederanno a tale regime sperimentale.

- Settima salvaguardia esodati: è stata confermata la settima salvaguardia per gli esodati, ultimo intervento in materia in base a quanto annunciato dal Governo. Saranno circa 26.300 gli esodati che potranno accedere alla pensione grazie alle tutele predisposte. Rimangono esclusi dalla salvaguardia lavoratori stagionali e agricoli.

- Part time a 63 anni: è stata approvata la misura che introduce il regime sperimentale del part time per quei lavoratori del settore privato assunti con contratto a tempo indeterminato che hanno superato i 63 anni.