Novità per i giudici di pace: sono previste maggiori competenze civili e penali. Ecco cosa cambia per magistrati e vice procuratori onorari con la riforma della magistratura 2016.
La riforma della magistratura onoraria 2016 non è stata ancora approvata definitivamente e quindi i giudici di pace e i viceprocuratori onorari attualmente in servizio decadranno entro il 31 maggio. Per loro sono previste novità sul piano dell’ordinamento e delle competenze.
È questa la scadenza del mandato per i giudici di pace, che decadranno automaticamente e non potranno essere sostituiti, almeno fino all’entrata a regime della riforma della magistratura onoraria. In alternativa il governo, secondo la proposta del segretario generale dell’Unione nazionale dei giudici di pace Alberto Rossi, dovrebbe provvedere immediatamente con decreto legge alla proroga di tutti i giudici di pace e dei magistrati onorari in servizio.
Infatti il 10 marzo 2016 il Senato ha approvato il disegno di legge delega n.1738 relativo alla riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace. Ora il ddl passa alla Camera dei Deputati per l’esame e l’approvazione definitiva. La delega, che prevede un riassetto dell’ordinamento dei magistrati onorari e un ampliamento delle competenze in materia civile e penale, dovrà essere approvata entro un anno.
Vediamo ora le principali novità previste per giudici di pace e magistrati onorari.
- Leggi anche: Esame magistratura, cambiano le regole per l’accesso
Giudici di pace, le novità sul piano ordinamentale
Attualmente vige una distinzione tra giudici onorari di tribunale (i cosiddetti GOT) e i giudici di pace. Il decreto delegato intende porre fine a questa differenza e introdurre un’unica figura di giudice onorario, chiamato “giudice onorario di pace”.
Per i magistrati requirenti onorari (VPO) sarà previsto l’inserimento all’interno delle procure in una sezione denominata “ufficio dei vice procuratori onorari”.
Il limite di età per l’incarico di magistrato onorario sarà di 65 anni e il mandato avrà una durata massima di 4 anni, rinnovabile per una sola volta. Terminati i due mandati, lo svolgimento delle funzioni di magistrato onorario sarà considerato titolo preferenziale per accedere tramite concorso nella pubblica amministrazione.
Per chi si troverà già in servizio all’entrata in vigore del decreto delega, il limite massimo sarà di 4 quadrienni.
Infine, l’indennità dei magistrati onorari viene riformata. Essa sarà composta da una parte fissa e una variabile il cui importo sarà liquidato dal presidente del tribunale e dalla procura della Repubblica in base al raggiungimento degli obiettivi da loro fissati annualmente.
Giudici di pace, nuove competenze civili e penali
Per quanto riguarda le competenze civili del giudice di pace, le novità maggiori sono l’attribuzione della cause in materia di condominio e in materia di successioni e comunione ma per i casi di minore complessità.
La competenza viene estesa per valore fino a 30mila euro, contro il massimo di 5mila euro attuali, e per gli incidenti stradali passa dai 30mila euro di oggi ai 50mila.
Si occuperà, inoltre, di procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose del debitore in possesso di terzi, ma dovrà comunque seguire le direttive di un giudice togato scelto dal presidente del tribunale.
Infine il giudice di pace avrà la possibilità di decidere secondo equità tutte le cause di valore fino a 2.500 euro (mentre oggi il limite è di 1.100 euro).
Passando alle competenze penali, al giudice di pace saranno attribuite nuove fattispecie di reato. Troviamo, quindi, la minaccia (fatta eccezione per i casi in cui sussistano altre circostanze aggravanti); il furto perseguibile a querela; l’abbandono di animali e le contravvenzioni riguardanti specie animali e vegetali selvatiche protette;il rifiuto di fornire alle forze dell’ordine le proprie generalità; commercio e vendita di fitofarmaci e presidi delle derrate alimentari.
Qui potete leggere e scaricare il testo della riforma:
© RIPRODUZIONE RISERVATA