E’ passato un mese dalla fine della settimana che ho passato all’Isola dei Trader (evento organizzato da Corso-Trading.com il sito italiano del metodo di trading Surfing The Pips™), ed il segno che ha lasciato è ancora forte.
Mi è per questo molto facile lasciare che riaffiorino e si affollino tanti ricordi di persone eccezionali conosciute, esperienze vissute e nuove cose apprese. Molto meno facile mi è invece selezionare quelli che avrò spazio di raccontarvi in queste righe che mi è concesso pubblicare.
Tuttavia devo farvi subito una confessione riguardo al mio modo di leggere i resoconti delle esperienze degli altri: a me di solito annoiano, quindi non presto molta attenzione. A meno che non ci sia un qualcosa da condividere con me; ma di solito non c’è. E’ un po’ come quando gli altri vi obbligano a sottoporvi all’ascolto di tutte le cose che hanno fatto loro, tanto per massaggiare il loro ego. Ma voi qui non siete obbligati a leggermi, ed io non mi ritengo immune dall’effetto noia che potrei procurarvi nel raccontarvi momenti per me bellissimi, ma che purtroppo non ho potuto condividere con voi.
Andrò quindi diretto al punto. Vi parlerò solo di quello che penso vi interessi di più: cosa c’è di buono in questo evento dell’Isola dei Trader? E cosa è fuffa?
Perché dai, diciamocelo, già una cosa che si chiama “Isola dei Trader”, sentita così tra gli altri fatti della vita che ci circondano, sa un po’ di fuffa no?
Come ho scoperto il mondo SurfingThePips™ e l’Isola dei Trader
L’ho pensato anche io quando, tra le mille offerte formative nel campo del trading Forex, ho trovato pure questa!
Passiamo oltre, mi sono detto... con l’information overload a cui siamo sottoposti, la maggior parte delle informazioni con cui veniamo a contatto devono essere schivate senza neanche perdere tempo a cercare di capire cosa siano. Figuriamoci poi qualcosa il cui nome sembra così chiaramente copiato dall’Isola dei Famosi!
Poi, cercando invece una formazione più seria e concreta nel trading Forex, tra tutti i finti corsi gratis, che in realtà insistono in continuazione nel farti iscrivere al loro broker di riferimento, per cominciare a tradare subito dopo qualche oretta di analisi tecnica elementare (e a regalare subito commissioni pagate in spread al suddetto broker), trovo una persona che fa discorsi diversi.
Cosa mi ha colpito subito
Prima cosa che mi ha colpito: non ti chiede di iscriverti al “suo” broker!... Interessante: potrebbe farlo, ma non lo fa.
Seconda cosa: ti dice che meno tradi, meglio è. Anzi, se possibile cerca proprio di evitare si stare davanti al monitor, vatti a fare una passeggiata! (Ah ecco, allora sono i broker che non ne vogliono sapere del suo metodo, ho pensato!)
Terza cosa che mi ha colpito ancora di più: non ti dice che investendo mille euro farai un milione in dieci operazioni (incredibile ma c’è chi lo dice, e c’è pure il loro broker che vi regala l’ebook per mettere in pratica questa genialata quando vi iscrivete, ma solo dopo che avete depositato i soldi nel conto), ma non ti dice nemmeno che raddoppierai il tuo capitale. Pensa non farai neanche il 50% in un mese... e allora che tradi a fare il Forex?! Ma come, la pubblicità dei broker dice che Giovanni il chirurgo raddoppia il suo capitale ogni mese tradando tra un intervento d’urgenza e l’altro, per non parlare di Carla la segretaria che tra una telefonata e l’altra ha fatto duemila euro (così, senza che ci serva capire altro)!
Niente, invece questo ragazzo non ti dice che guadagnerai un granché. A dirla tutta ti dice che se sei bravino potresti forse fare il 30%, ma all’anno però (quindi con i tuoi mille euro ci fai trecento euro a fine anno!)
Beh, vista così... Quasi quasi meglio andare a lavorare!
Ok tre cose interessanti sono abbastanza per dedicare tempo a questo personaggio. Così mi vedo qualche suo video su Youtube e guarda un po’, eccolo qua: è quello dell’Isola dei Trader!
Così sono arrivato all’Isola dei Trader, cercando di evitarla! Perché ad ascoltare Davide Franceschini ed Enrico Garzotto per cercare di capire come fanno trading, se non siete appassionati di Yoga e Qi Gong, tra una citazione di Yogananda ed una metafora del mondo dei surfers, c’è da mettere a dura prova la pazienza!
Ma questo fa parte del cammino di crescita del trader. Ed è quanto vorrei condividere con voi. Torniamo infatti al punto a cui vi ho promesso che sarei andato direttamente: cosa c’è di buono in questo evento dell’Isola dei Trader?
Ma cosa è davvero questa Isola dei Trader?
Risponderò subito, non alla fine dell’articolo. La risposta è che l’isola è una grande metafora che, chi la vive, la vive direttamente sulla sua pelle. La risposta è che tutto quello che ti serve per diventare un vero trader profittevole nel mercato, non è fuori di te (video, corsi, seminari, indicatori, guru vari ecc...) ma dentro di te. E per entrare dentro di te devi trovare il tempo ed il luogo per separarti da quello che c’è fuori, per fuggire dalle distrazioni e dai ritmi che ti impone. Questo puoi farlo all’isola, insieme ad altri come te.
Questo è quello che c’è di buono in questo evento dell’Isola dei Trader, secondo me. E se la cosa vi interessa potete continuare a leggere qualche aspetto in più, che continuerò ora a raccontarvi.
Innanzitutto vi dirò subito che chi arriva all’isola, o prima ancora decide di seguire i corsi di SurfingThePips™, è quasi sempre qualcuno che ha già una certa esperienza di trading nel Forex, e ne è rimasto scottato. Essendo quindi ormai smaliziato, e capace di capire l’inganno dei tanti corsetti organizzati dai broker, cerca ora un approccio diverso.
L’approccio del metodo è infatti immediatamente chiaro: qui non ti insegniamo ad utilizzare indicatori vari per diventare ricco subito (e successivamente perdere tutto altrettanto subito) con la strategia di entrata più figa che c’è. Ma se ne hai voglia, qui ti facciamo vedere come funziona un sistema di trading: che comporta studio, dedizione, esperienza e valutazione dei risultati.
Che vuol dire che non ti insegnano una strategia, ma ti dicono come funziona il loro sistema e ti invitano a creare il tuo? Vuol dire nè più e nè meno quello che dice il caro vecchio ribollito aforisma confuciano che abbiamo sentito tante volte: “dai un pesce ad un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.
Perché la strategia Forex che ti fa raddoppiare il capitale in un mese (e ti fa fare la scorpacciata di pesce), è la stessa che ti brucia l’intero capitale il mese dopo.
Il sistema di trading di cui conosci gli ingranaggi, è invece quello che ti fa accrescere il capitale in modo lento (un pesciolino alla volta) ma inesorabilmente.
E per arrivare a capire questo, di solito un trader deve essersi bruciato il conto. Dopo che ciò è avvenuto e sono finite le lacrime da piangere sul latte versato, la maggior parte dei trader cerca un’altra strategia ancora più figacciona, pronto a versare ancora più lacrime in futuro, fino alla fine dei soldi da buttare (sperando che abbia usato soldi “da buttare”, e non quelli della rata del mutuo!) Un’altra parte dei trader, la più avveduta, capisce che deve fare un salto, un quantum leap, nel modo di ragionare, e smettere di copiare strategie ma studiare un sistema.
Otto eletti, tra coloro che hanno fatto questo salto, decidono di vivere la metafora andandosene una settimana in mezzo al mediterraneo, quest’anno in Grecia nell’isola di Creta, a fare l’Isola dei Trader.
Questa è l’Isola dei Trader. Non vi sto a raccontare le cose belle che promette, perché per farne la promozione c’è già un sito apposta: www.IsolaDeiTrader.it
Il ricordo di questa esperienza
Se volete vi racconto invece qualche ricordo dei giorni passati nei luoghi magici dell’isola, soprattutto resi unici dagli amici che ho conosciuto, persone speciali che l’hanno resa un’esperienza fuori dall’ordinario.
In primis ho conosciuto Davide ed Enrico, uniti in simbiosi e complementari nella idealità del primo e pragmaticità del secondo. A chi mi vorrà concedere e perdonare la confessione, vorrei dire che mi hanno fatto venire in mente l’affresco di Raffaello Sanzio “La Scuola di Atene” (sempre in Grecia siamo).
Per chi lo ha presente, è quello in cui “Platone regge il Timeo e solleva il dito verso l’alto a indicare l’iperuranio e sottintendere la sua filosofia basata sul mondo delle idee trascendenti (che risiedono appunto nella sfera celeste) e sull’induzione; Aristotele regge l’Etica Nicomachea e distende il braccio destro tenendolo sospeso a mezz’aria mostrando che l’Idea non ha esistenza propria e concreta, ma s’incarna più o meno perfettamente negli individui che la realizzano”, (non conservo io cotanta erudizione, ho copiato il virgolettato da Wikipedia, ma mi ricordavo il concetto). Di fatto un sistema Forex è induttivo, e si costruisce per induzione attraverso un testing rigoroso. Ma chiedo venia per la blasfemia del paragone e qui mi fermo con il parallelismo.
Oltre a Davide ed Enrico c’era Massimo, il “facilitator” dell’organizzazione, vero punto di riferimento per tutto il gruppo. Ma soprattutto i protagonisti erano i corsisti: Claudio, Franco, Gennaro, Enzo, Fabio, Monica, Nando, Stefano.
Ci siamo incontrati la prima sera, a cena, prima ancora del cocktail ufficiale di benvenuto, e siamo subito diventati un gruppo affiatato.
Da lì sono iniziate una serie di giornate segnate idealmente con i nomi degli elementi della terra, dell’acqua, del fuoco e dell’aria, e siamo stati portati, ogni giorno “a sorpresa”, nei luoghi “segreti” che Davide ed Enrico avevano trovato attraverso l’esplorazione dei luoghi più suggestivi che l’isola offriva.
Per un resoconto dettagliato ed un elenco delle località c’è il mio blog:
www.fabiotradingproject.wordpress.com
Mi basterà qui stuzzicare la vostra suggestione accennando alle spiagge con acqua cristallina e spiaggia rosa, ai monasteri raggiunti attraverso distese sterminate di ulivi dal profumo così forte da inebriare, ai viaggi lungo strade di montagna che si inerpicano attraverso crepacci e gole, superate le quali siamo scesi a valle verso pianure che ci portavano ad un altro mare, che ci chiedevamo come fosse possibile essere ancora più spettacolare di quello precedente!
Ogni giorno quindi una scoperta. Ogni giorno un luogo che era una metafora per una nuova prospettiva attraverso la quale guardare il tutto. Il “tutto” perché ogni sguardo era parte di imparare a vedere con occhi nuovi in un approccio olistico.
Olistico è infatti forse la parola chiave. E non vi tedierò qui oltre con il racconto dei luoghi visti e delle cose fatte (trovate tutto appunto nel blog), ma vorrei continuare invece, e fino alla fine di questo articolo, provando a comunicare in senso olistico quello che queste esperienze, all’apparenza così lontane dal trading, rappresentano.
Infatti la mattina facevamo meditazione, poi a volte facevamo una sessione d’aula, e a volte invece partivamo per luoghi più o meno distanti, ma sempre con un tema e con qualche cosa da fare là.
Le sessioni d’aula hanno riguardato naturalmente il trading sul Forex, con domande e risposte, trading dal vivo e personal coaching. Le partenze verso le destinazioni di mare, di montagna, il lago ed i monasteri, ci hanno fatto condividere esperienze di Qi Gong in riva a spiagge di colore rosa, ascoltare i retroscena dei broker in riva ad un lago, assaggiare dei cibi con aumentato potere nutritivo all’interno di un luogo di culto scavato nella roccia, e fare yoga su delle tavole da surf!
Ancora una volta, se volete vedere di cosa parlo, c’è il blog con video e tante foto. Ma se volete capire cosa significa, ecco questo un po’ ve lo accenno adesso (secondo me), e poi lascerò che ognuno di voi scopra cosa significa per sè stessa e per sè stesso (secondo voi).
Per me significa che un trader è un essere umano che si dà l’etichetta di “trader”. Ma è un essere umano. Ha emozioni, ha aspirazioni, e di solito aspira a tanto ed è “avido” nel suo tradare. Nel farlo accetta di rischiare e quindi ha paura. Quando perde soffre e quando soffre vuole vendetta nei confronti del mercato. E spesso entra in una spirale della rovina. Stiamo parlando di trading? O stiamo parlando della vita?
Il punto secondo me è che non puoi essere un buon trader se prima non sei un essere umano equilibrato, che conosce se stesso nel senso dell’antica sapienza delfica dell’iscrizione sul Tempio di Apollo. Riconosci la tua limitatezza e finitezza, solo così puoi aspirare alla grandezza.
Come? Non con il gioco d’azzardo. Non con il trasferimento al trading dell’istinto primitivo di eccitazione da vincita delle slot machine da baretto di periferia. Ma con un sistema di trading che possiede dei requisiti di scientificità, considera tutte le variabili, ed attraverso un testing rigoroso arriva a determinare gli strumenti più appropriati da usare ed i passi da seguire, in modo disciplinato e distaccato, con la lucidità dello yogi che non si scompone e rimane sereno durante l’operatività.
Quelli del metodo Surfing The Pips hanno raggiunto questo metodo? E se, come dicono, lo hanno fatto, sarete voi in grado di replicarlo? In tutta sincerità io non lo so. Ho cominciato a studiare il loro metodo dopo il ritorno dall’isola, ed ancora non sono per nulla in grado di metterlo in pratica. Forse sono un privilegiato in questo, perché non vengo da un’esperienza di trading precedente. Anzi devo dire che non ho mai piazzato un ordine in piattaforma. Quindi se il loro metodo funzioni dovete valutarlo voi.
Ho iniziato i paragrafi precedenti esibendo in prima frase “per me” e “secondo me”. Non l’ho fatto per protagonismo, anzi l’ho fatto esattamente per il motivo opposto. Per prepararmi ad uscire di scena ed andare nell’ombra di un tuo vago ricordo, se mai ne rimarrà, di un articolo letto una volta sull’Isola dei Trader (sì, mi rivolgo adesso a “te”, e non ai “voi” come fatto fin qui).
“Per me” e “secondo me” sono infatti il preludio alla domanda prima della quale ti ringrazio per avermi letto fin qua, e la domanda con la quale ti saluto: la più importante.
In un approccio olistico, qual’è la realtà che ti circonda “per te”? “Secondo te”?
Quello sarà il tuo trading. Quella sarà la tua isola.
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