Rcs: un maxi-acquisto chiude l’asta per l’inoptato. Fiat e Della Valle stanno a guardare

Marta Panicucci

11 Luglio 2013 - 12:15

Rcs: un maxi-acquisto chiude l’asta per l’inoptato. Fiat e Della Valle stanno a guardare

Si chiude già dopo il secondo giorno l’asta per i titoli inoptati di Rcs. Questa mattina infatti sono stati venduti tutti i 16,2 milioni di diritti non esercitati per la sottoscrizione di 48,7 milioni di azioni ordinarie di Rcs. Per non incorrere nella decadenza l’esercizio dei diritti dovrà essere effettuato entro tre giorni lavorativi dal momento dell’acquisto, ovvero entro il 16 luglio.

Dopo un primo giorno deludente in cui era stato acquistato solo l’1% dei diritti in asta oggi qualcuno ha sbancato, rastrellando tutti i titoli ancora in gioco. La notizia è stata prima diffusa da fantomatiche fonti finanziarie, per poi essere confermata da Rcs stessa in una nota. E’ stato acquistato tutto il rimanente delle azioni ordinarie pari al 14% del pacchetto di aumento di capitale equivalente al 10-11% del capitale post aumento.

Ieri, il primo giorno di asta, non si erano mossi i due principali protagonisti della vicenda Rcs. Nè Fiat e Della Valle hanno partecipato all’asta che infatti ha collocato solo un milione di diritti portando il titolo di Rcs in negativo a chiudere la seduta di ieri a -3,6%. Erano invece andati a ruba i diritti per le azioni risparmio, concludendo l’operazione nel giro di pochi minuti.

Marchionne e Della Valle restano fermi

Secondo fonti finanziarie né Marchionne come amministratore delegato di Fiat, né Della Valle avrebbero partecipato all’asta dell’inoptato. Nei giorni scorsi è iniziato il braccio di ferro tra i due imprenditori italiani riguardo all’editore del Corriere della Sera. Nella scorse settimane Fiat in maniera inaspettata ha aumentato il suo peso all’interno dell’azionariato di Rcs arrivando al 20%. Non si è fatta attendere la risposta di Della Valle che ha annunciato di essere pronto ad accaparrarsi questo 15% di inoptato arrivando così in una posizione di parità con il Lingotto.

Nella partita poi sono entrati la Consob che ha avviato un’analisi dei movimenti di borsa di Rcs e l’Antitrust che ha aperto un dossier sui movimenti di Fiat. Della Valle ha cercato di tirare in ballo anche il Presidente della Repubblica interpellandolo chiaramente con una lettere pubblicata su alcuni quotidiani, ma dal Quirinale arriva una presa di posizione distante dalla questione.

Questo lo scenario sul quale ieri è iniziata l’asta per l’inoptato di Rcs conclusasi oggi con un maxi acquisto. Nelle sale operative di Piazza affari si dice che Fiat non si intervenuta in alcun modo nell’asta e dal Lingotto arriva solo un netto "no comment" sull’argomento. Stando sempre alle fonti finanziarie nemmeno Della Valle sarebbe sceso in campo nel corso dell’asta precisando che l’imprenditore "non avrebbe mai preso, ne mai avuto interesse" all’acquisto dei titoli offerti in asta.

A questo punto quindi sale la curiosità e gli occhi sono tutti puntati su Piazza Affari dove si cerca di capire chi si sia aggiudicato tutti i diritti rimanenti. Intanto oggi nella sede del gruppo si riunisce il consiglio di amministrazione di Rcs che prendrà atto della fine dell’asta dell’inoptato ritenendo quindi concluso il processo di aumento di capitale per 421 milioni di euro.

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