Rcs: braccio di ferro tra Della Valle e Marchionne, intervengono Consob e Antitrust. Oggi l’asta per il 15% inoptato

Marta Panicucci

10/07/2013

Rcs: braccio di ferro tra Della Valle e Marchionne, intervengono Consob e Antitrust. Oggi l’asta per il 15% inoptato

Sembra che la battaglia per il controllo di Rcs si faccia sempre più accanita e interessante. E come in ogni partita agguerrita iniziano a scendere in campo giocatori di un certo peso. E’ della settimana scorsa l’improvviso aumento di azioni di Rcs da parte di Fiat che al momento ne detiene il 20% ponendosi in posizione privilegiata. Marchionne ha dichiarato sul tema che Rcs ha "un’importanza strategica" per la Fiat destando l’interesse dell’Antitrust che ha subito aperto un fascicolo, al momento "solo informativo", sulla faccenda che può sembrare una felpata scalata a Rcs da parte di Fiat.

Dall’altra parte del campo è schierato Della Valle che non intende lasciare troppo margine all’avversario e nei giorni scorsi ha dichiarato di essere interessato a quel 15% di azioni inoptate di cui oggi è partita l’asta. Della Valle ieri con una mossa clamorosa ha interpellato sulla faccenda il Presidente della Repubblica, "Napolitano abbiamo bisogno di sentire forte la sua voce". A tutto ciò si aggiunge, come ciliegina sulla torta, l’intervento della Consob che ha avviato un’analisti dei movimento di borsa di Rcs per accertare la coerenza tra le dichiarazioni dei soci e i loro comportamenti a Piazza Affari.

Fiat, Marchionne e l’Antitrust

Con un gesto abbastanza inaspettato la Fiat ha aumentato il suo peso in Rcs, editore del Corriere della Sera arrivando a possederne il 20%. Lo scorso 29 giugno precisamente la Fiat ha acquistato sul mercato 10,7 milioni di diritti legati all’aumento di capitale di Rcs salendo così al 20,135% del gruppo editoriale. “Per noi è strategica, altrimenti non avremmo investito tanto” con questa frase Sergio Marchionne giustifica lo scatto di Fiat nei confronti di Rcs e aggiunge che con John Elkann la Rcs è in buone mani perchè lui "ci sa fare".

Intanto l’Antitrust per non rimanere indietro ha deciso di aprire un fascicolo sull’improvviso rafforzamento di Fiat all’interno di Rcs. Alla domanda dei giornalisti sulla possibilità che l’azione di Fiat crei dei problemi dal punto di vista della corretta concorrenza, il presidente dell’Antitrust Pitruzzella dichiara: "Abbiamo aperto un dossier, al momento solo a fini informativi".

Della Valle e il Presidente Napolitano

Dopo le dichiarazioni di Marchionne sull’impprtanza strategica per Fiat del gruppo editoriale, risponde in serata Diego della Valle che si dichiara interessato ad acquistare quel 15% di azioni inoptate che lo porterebbe ad una sostanziale situazione di parità con la Fiat. Ma Della Valle si dichiara preoccupato per il futuro del gruppo editoriale e per la libertà di stampa in Italia e così punta in alto tirando in ballo il Presidente della Repubblica:

"Presidente Napolitano, abbiamo bisogno di sentire la Sua voce, una voce forte, al di sopra delle parti e della massima autorevolezza. E’ in pericolo la libertà di opinione di un pezzo importante della stampa italiana. Anche io, e credo molti italiani, abbiamo bisogno di conoscere il Suo pensiero"

Della Valle è pronto a fare un passo indietro a patto ovviamente di essere seguito da Fiat, Intesa e Mediobanca in modo tale da lasciare l’azionariato di Rcs a gestire in autonomia la situazione delicata dell’aumento di capitale del gruppo editoriale. In assenza di editori puri disponibili che possano gestire il gruppo Rcs, Della Valle auspica come soluzione migliore:

trovare un gruppo di investitori privati, liberi, italiani che abbiano come unico obiettivo quello di far tornare la società competitiva. E gli attuali soci forti dovrebbero a quel punto, per rendere questo scenario possibile, fare un passo indietro

Immediata e netta la risposta del Presidente della Repubblica Napolitano che si chiama fuori dal braccio di ferro in corso:

Ho letto l’appello del Dottor Diego Della Valle pubblicato stamattina sulla stampa, e ne ho colto l’intento dichiarato di operare nell’interesse generale di una libera e corretta evoluzione del mondo della stampa e dell’informazione. È mio impegno quotidiano richiamare tutte le forze rappresentative del Paese al massimo sforzo di lungimiranza e di coesione in questa delicata fase della vita nazionale. Naturalmente non spetta a me alcun commento su questioni e proposte rimesse alla libera determinazione di soggetti economici e imprenditoriali e al giudizio del mercato

Rcs e i titoli inoptati

Conclusosi l’aumento di capitale di Rcs si tirano le somme e si cerca una nuova stabilità all’interno dell’azionariato del gruppo editoriale. Da questa mattina e fino al 16 luglio è offerto in asta l’inoptato dell’aumento di capitale, pari al 15% non già collocato per un impegno di sottoscrizione da 60 milioni, pari all’11,2% nel capitale post operazione. L’asta si concluderà il 16 luglio ed entro fine mese dovrebbero essere noti i nuovi pesi nell’azionariato. Al momento questa è la suddivisione dell’azionariato di Rcs:

  • Fiat: 20,135%
  • Mediobanca: 15,14%
  • Diego Della Valle: 8,81%
  • Fonsai: 5,54%
  • Pirelli: 5,3%
  • Intesa Sanpaolo: 5,018%
  • Italmobiliare: 3,74%
  • Eredi Rotelli: 3,257%
  • Sinpar (Lucchini): 1,27%
  • Edison: 1,08%
  • Edizione: 1,045%
  • Mittel: 1,042%
  • Generali: 0,989%
  • Erfin (Bertazzoni): 0,77%
  • Francesco Merloni: 0,52%

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