Roma e Madrid, negli ultimi mesi non sono mai state più vicine: i riflettori tornano a puntare tutti sullo spread. Qualche mese fa infatti la differenza dei rendimenti tra i titoli di stato era significativa, ma al momento Italia e Spagna sono sempre più vicine e lo spread sta tornando ad allinearsi. Questa è la principale notizia economica di oggi.
A questo proposito non si può non parlare della situazione politica del paese e le tensioni che di certo non hanno un effetto positivo sui mercati. Il premier Letta dichiara di non essere preoccupato, ma il paese ha bisogno di stabilità per tentare di uscire definitivamente dalla crisi e far ripartire la crescita.
Altra notizia del giorno riguarda la scuola: per prima cosa, dopo tante polemiche è stato abolito il bonus maturità valido nel calcolo del punteggio ottenuto nei test di ingresso nei corsi universitari a numero chiuso. A ciò si aggiunge l’assunzione di 26mila insegnanti di sostegno e il taglio della spesa per le famiglie per l’acquisto dei libri scolastici.
La Repubblica guarda oltre i confini italiani e si occupa della Siria: per Obama la svolta è possibile, intanto da Mosca: Assad consegni le armi chimiche.
Altra importante notizia del giorno è la presentazione ufficiale da parte della Apple dei nuovi dispositivi. Oggi infatti, alle 19 (ora italiana) a Cupertino si scopriranno i veli al nuovo iPhone 5S e la versione economica del melafonino.
Ottima giornata quella di ieri per l’euro: sul mercato del forex infatti, la moneta unica ha dominato sul dollaro toccando quota 1,33.
Spread: Roma e Madrid tornando allineati
Il Sole24ore dedica ampio spazio al riallineamento dei rendimenti di Italia e Spagna individuando nell’incertezza politica italiana la causa di questo andamento. La Spagna infatti gode di una certa stabilità politica che favorisce l’attuazione della misure prese per il rilancio dell’economia del paese, mentre l’Italia, impegnata ancora a discutere della decadenza di Berlusconi, sembra andare al rallentatore. E il risultato sembra scontato:
Stamattina il tasso sui BTp si aggira attorno al 4,52%, quello dei Bonos al 4,54%, e per molti l’allineamento, se non addirittura l’inversione di tendenza, è soltanto una questione di giorni, se non addirittura di ore
Scuola: ecco il decreto Carrozza
Il consiglio dei ministri accende semaforo verde al decreto sulla scuola, presentato da Maria Chiara Carrozza. Si tratta di prime risposte, spiega il premier, Enrico Letta, in conferenza stampa al termine della riunione di governo. Il provvedimento rifinanzia con 100 milioni dal 2014 il fondo per il diritto allo studio; si prevedono misure per ridurre il costo dei libri di testo, proesgue Letta, e all’articolo 4 del provvedimento si vietano le sigarette elettroniche nelle scuole
Approvato quindi il decreto del Ministro Carrozza che prevede innanzitutto la cancellazione del bonus di maturità che tanto ha fatto discutere alla vigilia dei test d’ingresso universitari. Confermato anche il piano di assunzione triennale per gli insegnati Ata, e un finanziamento di 8 milioni di euro per l’acquisto di e-book da fornire in comodato d’uso agli studenti.
Forex: euro-dollaro a 1,33
Come anticipato, quella di ieri è stata un buona giornata per l’euro che domina sul biglietto verde americano:
I prezzi sono passati da area 1,3170 a 1,3280, raggiungendo così un primo livello di resistenza giornaliera. Ora, in caso di breakout deciso di 1,3280, il cambio euro-dollaro potrebbe accelerare vistosamente spingendosi fino a 1,33 prima e 1,3320 poi. Il dollaro americano è venduto a mani basse da ieri, mentre l’euro è tra le monete più toniche
(Per approfondire: Forex: euro-dollaro verso 1,33 su incertezza avvio tapering e minori timori sulla Siria)
Tassi di usura: prestare di meno, ma guadagnare di più
Il fattoquotidiano decide di dedicare la sua prima pagina ai tassi di usura che permettono alla banche di fare enormi guadagni nonostante la stretta creditizia. Si sottolinea il paradosso per cui, mentre negli ultimi anni i tassi della Bce sono crollati, il tetto agli interessi chiesti dalla banche ai proprio creditori si è invece alzato:
Nel giugno 2007 con tassi Bce al 4%, Bankitalia fissava ad esempio il limite all’8,3% su base annua. Oggi, con il costo del denaro allo 0,5%, la soglia è salita all’8,6 per cento. Peggio ancora per i mutui a tasso fisso, dove il tetto antiusura è passato dal 7 al 10,3 per cento
© RIPRODUZIONE RISERVATA