Roma, Virginia Raggi sindaco: quali sono le sfide da affrontare per il Movimento 5 Stelle?

Chiara Ridolfi

20/06/2016

Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle, trionfa a Roma e ne diventa il nuovo sindaco. Ma quali sono i problemi che dovrà affrontare? Vediamo insieme i problemi più gravi e che andrebbero risolti nel breve periodo.

Roma, Virginia Raggi sindaco: quali sono le sfide da affrontare per il Movimento 5 Stelle?

Virginia Raggi vince con più del 65% il ballottaggio a Roma, ottenendo consensi soprattutto nelle periferie della Capitale.
Il Movimento 5 Stelle al momento però si trova di fronte una città allo sbando: Roma ha solo problemi e un buco di bilancio di quasi 14 milioni di euro. Riaffiorano i gravi problemi della Capitale, che sembrano amplificarsi durante i periodi di campagna elettorale.
Poco prima delle elezioni del 5 giugno e del ballottaggio di ieri le problematiche sembrano essersi ingigantite e diventare delle sfide insormontabili.

Virginia Raggi ha affermato che a Roma si dovrà trattare “prima l’ordinario e poi lo straordinario”. L’ordinario di Roma è però difficile da risanare, dal momento che mancano i soldi per riparare il manto stradale,migliorare il trasporto pubblico e risolvere i problemi della Capitale. Il problema di Roma rimane infatti la mancanza di fondi.

I problemi di traffico, smog, trasporto pubblico della Capitale non sembrano essere risolvibili nel breve periodo e forse proprio per questo le grandi battaglie tra Giachetti e Raggi si sono incentrate su Olimpiadi e stadio della Roma. Nel breve periodo solo questi possono essere i risultati visibili, dato che per risanare la situazione di Atac e anche solo pensare di ottenere dei primi risultati con la viabilità servono molti mesi e soprattutto molti soldi.

Virginia Raggi e con lei il Movimento 5 Stelle si trova di fronte una situazione quasi disperata, con i servizi di base della Capitale sull’orlo di un collasso.
Il turismo perde anno dopo anno importanza e la città etera viene abbandonata sempre più dai viaggiatori, ormai stanchi di essere derubati e di trovare solo disagi nella Capitale. Nessun primo cittadino è riuscito a migliorare la situazione e per questo molti Romani si sono recati alle urne dicendosi “diamole una possibilità”.

Il Movimento 5 Stelle ha adesso la possibilità di far vedere ai suoi detrattori quanto si sbagliavano e di risistemare le cose a Roma. Risolvere i problemi della Capitale non sarà di certo una passeggiata e sicuramente Virginia Raggi di questo ne è ben consapevole.

Quali sono i problemi più gravi della Capitale? Per quale motivo la città sembra ormai ingestibile? Virginia Raggi riuscirà a trovare la strada giusta per Roma?
Vediamo le sfide impossibili che si trova ad affrontare Virginia Raggi, il Movimento 5 Stelle e tutto lo staff di Grillo.

Virginia Raggi, sindaco di Roma: la sfida del trasporto pubblico

Uno dei problemi che stanno più a cuore a tutti gli abitanti della Capitale è il sistema di trasporto, che non si può dire il migliore in Europa. Il trasporto a Roma è un continuo disagio per gli abitanti, tra scioperi, manifestazioni e traffico. Le corse degli autobus sono poche, i mezzi sovraffollati e in costante ritardo. In una città che conta milioni di abitati inoltre sono presenti solo 2 linee metro e la terza sembra non riuscire a concludersi mai.

L’Atac ha problemi con il bilancio, il pagamento regolare dei suoi dipendenti e la manutenzione dei mezzi, che spesso sono vecchi e rimangono fermi a causa dei guasti. I dipendenti inoltre sono in costante sciopero, a causa della mancanza dei salari o per problemi di altra natura.
Chi deve fare i conti ogni giorno con questa scenario sono ovviamente i milioni di lavoratori che utilizzano i mezzi pubblici per i loro spostamenti.

L’unica cosa che cambia nell’azienda del trasporto pubblico romano sono gli scandali, dal momento che una volta riguardano la mancanza dei pagamenti, un’altra la corruzione delle alte sfere e i vari ammanchi di denaro. Il nuovo sindaco di Roma, Virgini Raggi, si troverà ad affrontare un problema che sembra insormontabile e che da anni ormai non trova soluzione.

Virginia Raggi, sindaco di Roma: la sfida della raccolta differenziata e dei rifiuti

Marino ha provato a dare una svolta alla situazione, cercando di incrementare il più possibile la raccolta differenziata e introducendo progetti sperimentali in alcune zone della città.
Nulla è cambiato anche in questo caso: in piena campagna elettorale Roma è stata sommersa dall’immondizia. I netturbini hanno scioperato sia prima delle elezioni del 5 giugno che prima del ballottaggio, portando Roma ad assumere un aspetto da terzo mondo.

I netturbini hanno infatti indetto uno sciopero, a ridosso delle elezioni 2016, bloccando la città e rendendola invivibile per giorni. Cumuli di mondezza vicino ai cassonetti e l’umido sotto il sole hanno ovviamente creato una situazione di igiene molto più vicina al terzo mondo che a quella di una capitale europea.

La situazione, anche in questo caso, è ciclica e ogni volta si ripete. I netturbini entrano in sciopero, la città va in tilt e gli abitanti devono subirne le conseguenze. Una gestione dei rifiuti che sembra arrivata al collasso ormai e peggiora di anno in anno. Virginia Raggi ha proposte delle grandi innovazioni per questo punto: nuove isole ecologiche in ogni quartiere, nuovi mezzi dell’Ama e soprattutto intensificazione della raccolta differenziata.

Sarà la raccolta differenziata a salvare la Capitale? Oppure Roma diventerà una discarica a cielo aperto e non sarà possibile risollevare le sorti della città eterna? La risposta a tutti i cittadini romani la avranno solo con il tempo, dal momento che quest è una delle grandi sfide che dovrà affrontare il Movimento 5 Stelle e per la quale serviranno parecchi mesi prima di riuscire ad ottenere dei risultati.

Virginia Raggi, sindaco di Roma: Olimpiadi sì, Olimpiadi no

La battaglia per far sbarcare le Olimpiadi a Roma era stata intrapresa da Alemanno, che voleva cercare di incrementare il turismo e risollevare la situazione di degrado. Il progetto fu però bocciato: il momento non era adatto per dare un peso di questo tipo alla città.

Marino invece era contrario alle Olimpiadi a Roma, dal momento che le vedeva solo come un problema per l’ordine pubblico e per l’amministrazione che usciva dallo scandalo di Mafia Capitale.

Con le elezioni 2016 si è ritornati sull’argomento e si è ripresa la questione tra i candidati favorevoli e quelli invece contrari a questa mossa in un periodo delicato per Roma. La questione è come sempre una: la gestione dei fondi. Per i Mondiali di nuoto Roma ha visto la costruzione di strutture non a norma, con vasche che non rispettavano le misure per le gare e i fondi persi in mille passaggi.

Le Olimpiadi a Roma comportano questo rischio: la nascita di un nuovo scandalo di Mafia Capitale. Una nuova ondata di problemi e di corruzione all’interno di ogni istituzione presente sul territorio capitolino.
Dall’altro lato della medaglia c’è però il rilancio del turismo, la costruzione di nuove infrastrutture e soprattutto l’arrivo dei fondi per la costruzione delle nuove strutture.

Virginia Raggi durante la campagna elettorale sembrava avere le idee chiare: no alle Olimpiadi. Ma come sempre nei momenti di grandi promesse tutto si ritratta e la situazione è diventata: “in caso decideremo con un referendum”. Virginia Raggi non ha intenzione di far svolgere le Olipiadi a Roma, dal momento che la corruzione nella Capitale porterebbe a dei gravi problemi di ordine pubblico.

Il nuovo sindaco di Roma punterà sul decoro, la riqualificazione del centro storico e l’intensificazione dei mezzi per riuscire a dare una spinta al turismo. Non è ancora chiaro dove reperirà i fondi e in che modo attuerà le sue politiche, ma questo verrà sicuramente dichiarata tra poco.

I vari problemi della Capitale sono risolvibili? Virginia Raggi riuscirà a trovare una soluzione a tutte le svariate problematiche della città? Oppure le sfide sono insormontabili e sommergeranno anche il candidato a 5 stelle?
Ovviamente per trovare una risposta a questi dubbi si può solo aspettare e augurarsi che le proposte del programma elettorale di Virginia Raggi e del Movimento 5 Stelle non rimangano solo delle idee, ma si realizzino.

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