Raccolta funghi, regole 2023: giorni consentiti, limiti e sanzioni

Chiara Esposito

30/08/2023

30/08/2023 - 21:24

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Tutto ciò che c’è da sapere prima di andare a caccia di funghi. Una guida alle normative nazionali per prevenire possibili sanzioni.

Raccolta funghi, regole 2023: giorni consentiti, limiti e sanzioni

Finferli, trombette, chiodini e porcini in cima alla lista dei cacciatori più appassionati. In vista dell’arrivo dell’autunno molti appassionati torneranno nei boschi dando il via alla stagione della raccolta dei funghi.

L’attività della ricerca però non è semplice né da prendere sotto gamba qualora si fosse alle prime armi. Ogni area boschiva italiana ha infatti le sue caratteristiche specifiche e, in nome della salvaguardia degli ecosistemi autoctoni, ciascuna è provvista di una regolamentazione chiara, precisa e stringente. Anche in merito al patentino.

Conoscere tutte le specifiche però non è semplice. Ecco quindi una guida utile per neofiti che riassume norme nazionali, sanzioni e novità sulla stagione di caccia 2023.

Raccolta funghi 2023: norme nazionali e regionali

Come attesta l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale esiste una normativa nazionale specifica sui funghi che si sofferma sugli aspetti connessi alla raccolta e alla commercializzazione. La stessa è basata sulla Legge 23 agosto 1993, n. 352 che riporta le “Norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati”.

A livello quantitativo ogni giorno non si possono raccogliere più di tre chilogrammi (anche se il limite varia da regione a regione) - salvo che il raccolto sia costituito da un unico esemplare o da un solo cespo di funghi concresciuti.

A livello di dimensioni invece, al fine di impedire la raccolta di esemplari fungini immaturi o troppo piccoli, si deve tener conto del diametro del carpoforo:

  • Amanita caesarea (ovolo buono) cm. 4;
  • Boletus edulis e relativo gruppo (porcino) cm. 4;
  • Clitocybe geotropa (agarico geotropo) cm. 4;
  • Macrolepiota procera e simili (mazza di tamburo) cm. 5;
  • Agaricus campestris (prataiolo) cm. 4;
  • Russula virescens (verdone) cm. 4.

Per tutte le altre specie la dimensione minima è fissata a 3 cm. Raccogliere i funghi quando sono sotto queste dimensioni infatti non solo danneggia l’ambiente, ma può portare a confondere le specie commestibili con specie velenose. L’obiettivo ambientale va quindi di pari passo quindi con quello sanitario a tutela dei consumatori.

Non sempre insomma basta affidarsi ai detti e ai luoghi comuni, le informazioni più attendibili sono quelle fornite dai siti delle singole regioni e delle varie unioni micologiche specializzate sparse sul territorio nazionale.

Quando si può andare a funghi? Calendario 2023

Non tutti sanno che esistono dei limiti temporali per la raccolta dei funghi per motivi di salvaguardia dell’ecosistema con un calendario variabile stabilito ogni anno dalla Determinazione della Regione. In particolare per il 2023 la raccolta è consentita nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica. Vietate invece le raccolte notturne da un’ora dopo il tramonto a un’ora prima del sorgere del sole.

Altre norme sempre valide:

  • non si possono usare rastrelli, uncini o altri attrezzi che possono rovinare la terra e la zona in cui crescono i funghi;
  • i funghi raccolti devono essere trasportati in contenuti che lascino diffondere le spore (le buste di plastica sono vietate);
  • non si possono raccogliere i funghi nella aree adibite a riserve naturali.

Come evitare multe durante la raccolta funghi

Sebbene alcune violazioni portino a sanzioni amministrative pecuniarie aggravate nel caso di aree protette o di particolare interesse ambientale, possiamo far riferimento anche a delle linee guida di massima.

Le multe in genere vanno da:

  • da 200,00 a 600,00 euro se si esercita la raccolta in mancanza di tesserino di idoneità o in caso di tesserino scaduto;
  • da 100,00 a 300,00 euro se si esercita la raccolta senza il permesso annuale;
  • da 300,00 a 900,00 euro se la raccolta risulta superiore ad un chilogrammo e fino a due chilogrammi per persona rispetto ai limiti consentiti;
  • da 100,00 a 300,00 euro se si sono raccolti l’Amanita caesarea allo stato di ovulo chiuso, esemplari di Boletus edulis (Porcino) e relativo gruppo con diametro del cappello inferiore a 3 cm e di esemplari di Calocybe gambosa (Prugnolo) e Cantharellus cibarius (Gallinaccio) con diametro del cappello inferiore a 2 cm;
  • da 200,00 a 600,00 euro se si esercita la raccolta in una delle aree ove è vietata;

Nella caso di raccolta eccessiva, la confisca riguarderà solo l’eccedente mentre altre violazioni (o la recidiva) saranno punite con la confisca di tutto il raccolto.

Niente patentino per il Lazio

La regolamentazione sulla raccolta funghi per il Lazio si differenza da tutte le altre. La Regione infatti con l’articolo 9 n. 1 del 27/02/2020 ha stabilito che per praticare la raccolta dei funghi, non è più necessario il tesserino di idoneità. È richiesto però l’attestato di frequenza ad un corso di formazione micologica (L.R. 32/98). Ai controlli basterà quindi presentare l’attestato di frequenza al corso, il versamento annuale ad esso connesso e un documento d’identità in corso di validità.

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