Dopo la bocciatura dell’emendamento alla Legge di Stabilità 2016 riguardante il prepensionamento dei Quota 96, arriva la risposta degli interessati. Cosa succederà?
La bocciatura dell’emendamento alla Legge di Stabilità 2016 che avrebbe consentito ai lavoratori quota 96 di poter accedere alla pensione anticipata, rimanda la chiusura della questione.
A dare l’annuncio della bocciatura è stata la deputata Barbara Saltamartini che ha commentato:
"Di fronte alla soluzione presentata dalla sottoscritta per risolvere l’annoso problema del personale della scuola, il Governo Renzi e il Partito democratico se ne lavano le mani e bocciano la mia proposta emendativa. Una vera e propria vergogna".
Non si è fatta attendere la reazione degli interessati: il Comitato Quota 96, infatti, ha risposto con un comunicato commentando la decisione del governo. Vediamo di seguito i dettagli della vicenda.
Chi sono i Quota 96?
I quota 96 sono i lavoratori della scuola che, secondo le vecchie regole sul pensionamento, avrebbero maturato il diritto alla pensione tra il 1 gennaio 2012 e il 31 agosto 2012. Tuttavia tale categoria di lavoratori, che comprende circa 4mila persone, è stata toccata dalla Riforma Fornero ed è stata costretta a rimanere sul posto di lavoro. La Riforma Fornero, infatti, non aveva tenuto conto della specificità del comparto scuola dove l’anno scolastico inizia il 1 settembre e finisce il 31 agosto dell’anno successivo.
Quota 96: bocciato l’emendamento, la reazione degli interessati
Una possibile soluzione alla vicenda che interessa i lavoratori della scuola quota 96 e che risulta aperta da anni, poteva essere l’approvazione dell’emendamento alla Legge di Stabilità 2016 presentato dalla deputata Barbara Saltamartini. L’emendamento, tuttavia, è stato bocciato dalla maggioranza del Pd, che ha rinviato ancora una volta la ricerca di una soluzione per garantire la pensione anticipata a quei lavoratori della scuola quota 96 che risultano ancora scoperti dalle salvaguardie.
Non si è fatta attendere la reazione degli interessati: il Comitato Quota 96 ha infatti reso pubblica una lettera in cui vengono riportate le promesse fatte dal governo negli ultimi anni e mai mantenute nei fatti.
Quota 96, cosa succederà?
Nonostante le promesse del governo sull’intenzione di trovare una soluzione alla vicenda dei Quota 96, la questione non sembra prossima a una chiusura.
Sono state diverse le possibilità per l’esecutivo di trovare una soluzione alla situazione: nel 2014 l’approvazione in prima battuta dell’emendamento al decreto legge sulla Riforma della Pa sembrava aver chiuso la partita, ma lo stesso fu poi tolto dal Governo. Nessun intervento a riguardo è stato poi inserito nella Legge di Stabilità 2015, nè nella Buona scuola e nè nell’ultima Legge di Stabilità.
Il problema sono le coperture finanziarie? Il problema della mancata adozione di un intervento che garantisca la pensione anticipata dei quota 96 non sembra essere legato ai costi dell’operazione. Alcuni quota 96 hanno infatti potuto usufruire delle salvaguardie: sarebbero circa 2mila i lavoratori in attesa di un intervento.
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