Quanto guadagna un Veterinario? Si tratta di una categoria professionale meno ricca di quanto si creda, non a caso chi sceglie questa carriera lo fa per passione. Ma vediamo insieme quali sono le prospettive economiche.
Quanto guadagna un Veterinario? Una domanda interessante e del tutto lecita, soprattutto quando a farsela sono le aspiranti matricole della Facoltà di Veterinaria che devono affrontare un difficile test d’ingresso per coronare il proprio sogno; curare gli animali.
La risposta non è facilissima, si tratta di una di quelle professioni che presentano una serie di variabili riconducibili all’esperienza, all’anzianità e al tipo status lavorativo: veterinario dipendente, con clinica propria, dell’ASL o in ambulatorio.
Il Veterinario è forse una delle categorie professionali più complesse da inquadrare nel panorama stipendi perché, se dalle parcelle che qualche proprietario di un animale si è visto recapitare sembrerebbe che la categoria navighi nell’oro, le cose non sono proprio così.
Oltre alle categoria sopracitate, bisogna tenere conto delle mille altre che vedono implicati tali professionisti come gli impieghi presso aziende di allevamento, o aziende farmaceutiche per la produzione di medicinali per animali e così via dicendo.
Insomma restituire un quadro preciso è quasi impossibile, le variabili in campo sono tante. Vediamo però di fare una panoramica degli stipendi delle figure veterinarie più conosciute, partendo da come si diventa Veterinario.
Come si diventa Veterinario
Per diventare Veterinario bisogna prima di tutto superare il test d’ingresso per la Facoltà Veterinaria. Una prova dura e resa ancor più difficile dal numero di posti che non soddisfa mai il numero di candidati.
Si pensi che per il test di Veterinaria 2019 gli oltre 7.000 candidati avevano a disposizione solo 759 posti.
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Passato il test si procede al conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico della durata di 5 anni, come stabilito dalla normativa vigente, in Medicina Veterinaria. Dopo la laurea gli aspiranti Veterinari dovranno superare l’Esame di Stato per ottenere l’abilitazione.
Non c’è l’obbligo di praticantato perciò, ottenuta l’abilitazione, si può a tutti gli effetti operare la professione sia in strutture pubbliche che private.
Quanto guadagna un veterinario dipendente
Veniamo adesso agli stipendi. Questi cambiano in base al tipo di struttura in cui il Veterinario si trova a lavorare e spesso anche a seconda del grado di anzianità raggiunto.
Un Veterinario dipendente, quindi che lavoro presso l’ambulatorio di un’altro professionista, soprattutto a inizio carriera arriva a guadagnare circa 1.300 euro netti al mese; si stima infatti che lo stipendio medio annuo di un Veterinario senza esperienza sia ci di circa 15.000 euro lordi. Con l’avanzare dell’esperienza può arrivare anche a 2.000 euro netti al mese.
Quanto guadagna un Veterinario con ambulatorio
I Veterinari proprietari di un ambulatorio non se la passano poi così meglio del collega che lavoro per suo conto in ambulatorio.
Si stima infatti che i Veterinari che gestiscono un proprio ambulatorio portino a casa a fine mese qualcosa intorno ai 1.600 euro netti; quindi sempre poco di 20.000 euro lordi l’anno.
Di solito chi sceglie questa professione è spinto soprattutto dalla passione e dall’amore per il regno animale, e non certo per un tornaconto economico che, in ogni caso, è difficile da raggiungere.
Quanto guadagna un Veterinario titolare di una clinica
Discorso diverso per i possessori di cliniche veterinarie private che, effettivamente, sono quelli che guadagnano di più; di solito perché effettuano operazione chirurgiche che gli ambulatori non possono fare per mancanza di fondi e strumenti.
Questo tipo di Veterinario, spesso più imprenditore che compassionevole professionista, può raggiungere e superare uno stipendio mensile netto di 4.000 euro; spesso molte operazioni si tendono a fare in nero perciò il guadagno finale è anche superiore.
Aprire e mantenere una clinica veterinaria privata, come si intuisce, è tuttavia una pratica particolarmente onerosa per questo, purtroppo, non è opzione a portata di tutti.
Quanto guadagna un Veterinario all’estero
Se lavorare in Italia alla lunga diventa usurante per il portafoglio, diverso è il discorso per chi sceglie di fare il Veterinario all’estero. Fuori dall’Italia si guadagna almeno il 50% in più, ma perchè?
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Per due semplici ragioni. All’estero il numero di Veterinari è decisamente inferiore a quello italiano, c’è quindi maggiore offerta di lavoro e meno competizione.
Inoltre, molto spesso, gli altri Paesi presentano un sistema fiscale con un carico decisamente inferiore che permette quel sospirato 50% in più in busta paga.
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