Quanto guadagna una guida turistica? Lo stipendio in Italia

Veronica Caliandro

7 Novembre 2025 - 16:39

Che cosa fa e quanto guadagna una guida turistica in Italia? Ecco cosa dice la legge e gli ultimi dati ufficiali in merito.

Quanto guadagna una guida turistica? Lo stipendio in Italia

Il lavoro di guida turistica resta una delle professioni più richieste, soprattutto nel periodo estivo, quando il flusso di turisti in Italia aumenta considerevolmente. Ma quanto guadagna un professionista di questa categoria? Considerando le competenze richieste, il carico di lavoro e la responsabilità di gestire gruppi di persone, lo stipendio non è particolarmente elevato. Tuttavia esistono diverse variabili che possono incrementare significativamente la retribuzione mensile, tra cui le mance dei clienti e la possibilità di condurre tour privati o in lingue straniere.

Per intraprendere questa carriera è indispensabile amare il contatto con il pubblico, avere ottime capacità comunicative, conoscere le lingue e nutrire una profonda passione per la storia e la cultura dei luoghi visitati. Non si tratta di un’attività improvvisata, bensì è necessario superare un esame di abilitazione e ottenere un patentino professionale, che certifica la competenza e permette di esercitare legalmente. Entriamo, quindi, nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Chi è e cosa fa una guida turistica

La guida turistica accompagna gruppi o singoli visitatori alla scoperta di città, monumenti, musei e paesaggi, raccontandone storia, tradizioni e opere artistiche. Non si limita a fornire informazioni, ma interpreta il contesto culturale del territorio, offrendo un’esperienza coinvolgente e significativa.

Il lavoro richiede flessibilità, poiché i gruppi possono essere numerosi o ridotti, con età, lingue e provenienza geografica molto diverse. Per questo motivo la capacità di adattarsi e di comunicare in modo chiaro e empatico è fondamentale. Ne consegue che il contatto con il pubblico è un fattore molto importante da considerare se si sceglie di proseguire in questa direzione.

Normativa e abilitazione

La professione di guida turistica è stata riformata con la Legge n. 190/2023 e i relativi decreti attuativi che introducono un modello uniforme su tutto il territorio nazionale. In particolare, a partire dal 2025 è stato pubblicato un bando per l’abilitazione alla professione.

Le candidature sono gestite tramite la piattaforma InPA e le prove richieste comprendono una fase scritta, una tecnico‑pratica e una orale, che include anche la verifica di competenze in almeno una lingua straniera. Superate le prove, i candidati ottengono l’iscrizione all’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche, amministrato dal Ministero del Turismo, che abilita all’esercizio professionale su tutto il territorio italiano.

Abilità e attitudini indispensabili per esercitare come guida turistica

Oltre al patentino abilitante, all’aspirante guida turistica è richiesto il possesso di determinate caratteristiche tecniche e caratteriali che elenchiamo di seguito:

  • spiccate capacità comunicative;
  • conoscenza delle lingue straniere;
  • simpatia, spigliatezza e doti di intrattenimento;
  • spirito di improvvisazione per far fronte agli imprevisti.

Ma il requisito fondamentale, al di là di queste caratteristiche. è che le informazioni che la guida fornisce ai suoi ascoltatori siano veritiere e storicamente accertate, per dare credibilità al suo lavoro.

Contratto e forme di lavoro

Le guide possono lavorare come dipendenti presso agenzie turistiche, musei o tour operator. In alternativa possono svolgere la propria attività come professionisti autonomi, tramite partita IVA o collaborazioni occasionali.

Chi è dipendente rientra nel CCNL Turismo, che definisce salari minimi, livelli contrattuali, ferie e tutele. I professionisti autonomi, invece, stabiliscono compensi giornalieri o a tour, con guadagni fortemente influenzati da località, stagione, lingua parlata e prestigio del servizio offerto.

Quanto guadagna una guida turistica?

Lo stipendio di una guida turistica può variare sensibilmente in base all’esperienza, alla località in cui presta tale attività e in base al fatto che sia alta o bassa stagione.

Secondo una media nazionale una guida turistica guadagna circa 130 euro lordi al giorno, per un compenso mensile che oscilla tra i 1.000 e i 1.400 euro lordi al mese.

Tuttavia il guadagno giornaliero può oscillare dai 70 ai 350 euro in base al servizio fornito, al prestigio dei luoghi, alla durata delle prestazioni eseguite e naturalmente agli anni di esperienza maturati nel settore. Per i primi tre anni il guadagno giornaliero medio è di 84 euro lordi ed aumenta fino a 350 euro dopo circa vent’anni di carriera.

Oltre ai guadagni fissi, in questo settore possono fare la differenza le mance dei turisti. In particolare più la guida sarà capace di intrattenere e coinvolgere i suoi spettatori e più possibilità avrà di arrotondare i propri guadagni.

Dal lato del lavoro dipendente è importante considerare quanto stabilito dal CCNL Turismo. Per il livello “C2”, che comprende ad esempio le guide turistiche impiegate nelle catene alberghiere, il contratto prevede una retribuzione minima mensile lorda garantita che funge da base di partenza. L’importo varia in funzione del livello contrattuale, dell’anzianità, delle competenze linguistiche e di eventuali specializzazioni.

Secondo le ultime tabelle retributive aggiornate, il minimo mensile per il livello C2 si aggira indicativamente intorno a 1.640‑1.710 euro lordi, a seconda del periodo dell’anno e degli incrementi previsti dal rinnovo contrattuale.

Chi è inquadrato come dipendente gode quindi di una base sicura e tutele contrattuali, mentre le guide che operano come freelance o con contratti occasionali devono fare i conti con una variabilità significativa del reddito, legata alla stagionalità, al numero di visite e al territorio in cui lavorano.

Opportunità di carriera e specializzazioni per le guide turistiche

Oltre alla normale attività di accompagnamento turistico, le guide possono ampliare le proprie opportunità di carriera attraverso specializzazioni e percorsi formativi aggiuntivi. Ad esempio è possibile diventare guide specializzate in percorsi tematici, come arte contemporanea, archeologia, enogastronomia o itinerari naturalistici, aumentando così la propria attrattiva sul mercato e la possibilità di offrire tour privati più remunerativi.

Un’altra strada percorribile è quella delle lingue straniere. Padroneggiare più lingue, infatti, aumenta sensibilmente le possibilità di lavorare con gruppi internazionali o in strutture di alto livello. Inoltre le guide possono collaborare con agenzie di viaggio, musei, enti culturali e tour operator, partecipando a progetti educativi o culturali, organizzando eventi e percorsi personalizzati. Queste esperienze non solo incrementano il reddito, ma arricchiscono anche il curriculum, offrendo un percorso professionale più stabile e riconosciuto. In pratica la guida turistica può trasformarsi in una carriera dinamica e specializzata, con margini di crescita concreti e soddisfazione professionale.

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