Dopo il generale downgrade dell’eurozona da parte di S&P, è solo una questione di tempo prima che la gente cominci a pensare a interventi di valuta per reagire al crollo dell’euro. Tutti sappiamo che la Swiss National Bank (SNB) ha piazzato un tetto nel cambio EUR/CHF A 1.0200; ma cosa farà, invece, la Bank of Japan (BOJ)? Dobbiamo aspettarci un intervento?
La BOJ non è certo estranea a interventi sulla valuta, dal momento che ha apertamento ammesso di essere molto attiva nella vendita dello yen. Va tenuto conto che l’economia giapponese dipende dalle esportazioni, dunque una valuta conveniente renderebbe i suoi prodotti competitivi sul mercato globale.
Dal momento che Fed, ECB, BOJ, BOE, SNB e BOC hanno lanciato lo scorso novembre un intervento coordinato, il cambio USD/JPY è stato portato a un’oscillazione di 150 pip fra 78.25 e 76.75. Guardando al passato, la BOJ ha basato le sue decisioni di intervento principalmente sui livelli del cambio USD/JPY.
Ad ogni modo, la recente quotazione dello yen contro l’euro ha destato preoccupazione. Dopo aver oscillato ai livelli alti nel novembre 2011, il cambio EUR/JPY ha continuato a scendere per arrivare ora a oltre 1.000 pip giù.
Non c’è da meravigliarsi se l’attenzione della banca centrale va spostandosi dal cambio USD/JPY a quello EUR/JPY! 1.000 pip non è roba da niente! E con il downgrade di S&P si rischia di non avere futuro, e persino il Ministero della FInanza si sta preoccupando!
Proprio in questi giorni, gli agenti di mercato vanno fissando un tetto per il cambio EUR/JPY a 95.00, circa 200 pip dal livello attuale.
Naturalmente ci sono quelli che pensano che un intervento basato sul cambio EUR/JPY sia completamente folle! Perchè? Bene, innanzi tutto perchè pensano che un innalzamento del rapporto EUR/JPY non avrebbe un effetto considerevole sull’economia giapponese. Perchè la BOJ dovrebbe pompare denaro per qualcosa che comunque non aiuterebbe?
Con la crisi dell’eurozona in pieno svolgimento, le esportazioni giapponesi verso l’Europa vanno calando. Non dimenticate che i problemi europei sono fondamentalmente interni. In questo stato di cose un incremento nel cambio EUR/JPY non inciderebbe sulle esportazioni giapponesi in Europa.
Inoltre penso che le autorità europee non gradirebbero un intervento basato sul cambio EUR/JPY. Del resto, non hanno apprezzato gli ultimi due interventi della banca giapponese. Questo costituisce un ostacolo se si pensa che la BOJ potrebbe mettere in tensione le sue relazioni con l’Europa qualora questa decidesse di proseguire in un ulteriore indebolimento dello yen.
Per adesso pare che l’unico parametro della BOJ per misurare la forza dello yen rimanga il cambio USD/JPY, con molti che pensano che l’intervento della banca centrale si farà attendere fino a che il cambio non scenda sotto i 75.00. Comunque non possiamo ignorare il fatto che il rapporto EUR/JPY stia attraendo l’attenzione dei mercati.
La banca centrale potrebbe non basare il suo intervento nell’immediato solo sul cambio EUR/JPY, ma se il rapporto continuerà a scendere a questo ritmo potrebbe diventare la goccia che farà traboccare il vaso della BOJ.
Tradotto da Raffaele Guerra per Forexinfo.it - Fonte: Piponomics
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