Domenica 8 e lunedì 9 giugno si voterà per i cinque referendum 2025, quattro sul tema del lavoro e uno sulla cittadinanza: ecco quanto costerà aprire i seggi in tutta Italia con il forte rischio di un flop dell’affluenza.
Quanto costano i referendum 2025? Domenica 8 (dalle ore 7 alle ore 23) e lunedì 9 giugno (dalle ore 7 alle ore 15) in Italia si cittadini saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti, uno sulla Cittadinanza promosso da +Europa e ben quattro sul Lavoro voluti dalla Cgil.
Essendo dei referendum abrogativi il rischio di un nulla di fatto è molto alto: la loro validità infatti è legata al superamento del quorum - affluenza almeno al 50% -, un’asticella che nelle ultime tornate referendarie è stata superata solo una volta nel 2011.
Quante possibilità ci sono che il quorum nei referendum 2025 venga superato? Poche, molto poche, ma lo strumento referendario ricordiamo che è fondamentale nel nostro ordinamento, solo che andrebbe riformato e soprattutto tutelato maggiormente.
Visto che stiamo andando incontro a un probabile flop, il tema dei costi del referendum di certo tornerà a fare capolino nel dibattito politico nostrano.
Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza sull’argomento e di vedere quanti soldi saranno spesi per svolgere i referendum 2025.
I costi per il referendum 2025
Per capire quale possa essere il costo dei referendum 2025, si può fare riferimento a quanto ha speso complessivamente lo Stato negli scorsi anni in circostanze analoghe.
Per decisione del Consiglio dei ministri i cinque referendum sono stati accorpati con i ballottaggi delle elezioni amministrative 2025, che però riguarderanno solo 13 Comuni in tutta Italia: tra quelli capoluogo si andrà alle urne solo a Taranto e Matera.
Le elezioni politiche 2022 - svolte anch’esse in due giorni - stando a quanto si legge in rete sarebbero costate circa 400 milioni, di cui oltre 300 milioni a carico del solo del ministero dell’Interno e il resto diviso tra il dicastero della Giustizia e quello dell’Economia.
Le spese necessarie coprono diverse voci: dall’allestimento dei seggi elettorali al pagamento degli scrutatori e degli straordinari per le forze dell’ordine e il personale amministrativo, fino a tutti i vari costi per i materiali e per l’apparato informatico.
Il costo dei referendum 2025 dovrebbe essere però inferiore rispetto a quello delle politiche, visto che nel 2016 Matteo Renzi di fronte al flop del referendum sulle trivelle ha parlato di uno “ sperpero di 300 milioni ”.
I referendum 2022 sulla giustizia voluti dal centrodestra - dove l’affluenza è stata del 21% - invece si è svolto in una sola giornata è avrebbe avuto un costo stimato tra i 150 e i 200 milioni.
In conclusione non è possibile determinare con certezza quanto costeranno i referendum 2025, ma può essere presa come buona una stima di poco inferiore ai 300 milioni.
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