Quando riaprono cinema e teatri?

Fiammetta Rubini

26/04/2021

26/04/2021 - 12:11

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Cinema e teatri possono riaprire dal 26 aprile in zona gialla, ma per molti la riapertura vera e propria slitterà. Uci Cinemas non riaprirà prima di metà maggio. Teatro di Roma: «Spettacoli dal vivo sospesi fino al 30 aprile».

Quando riaprono cinema e teatri?

Dopo infiniti rinvii, cinema e teatri possono riaprire dal 26 aprile in zona gialla, insieme a ristoranti e bar all’aperto e musei, in seguito all’entrata in vigore del Decreto-legge 22 Aprile 2021.

Questo vuol dire che nelle regioni gialle (Lazio, Lombardia, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto e Trentino Alto Adige) si può tornare a vedere un film o uno spettacolo in sala. Ma non tutti i multisala riaprono lunedì 26 aprile: alcuni sono ancora chiusi e non hanno annunciato la data di riapertura effettiva o la programmazione in sala, mentre per altri cinema bisognerà aspettare qualche giorno o settimana. Qui le informazioni utili.

Quando riaprono cinema e teatri?

La “data x” è lunedì 26 aprile. Il primo a riprendere le proiezioni è stato il cinema Beltrade di Milano con una maratona iniziata con Caro diario di Nanni Moretti. Il cinema è salito agli onori della cronaca per la coda di almeno 80 persone formatasi sin dalle 5.30 del mattino. Ma non tutti i cinema sono già pronti ad accogliere gli spettatori in sala e consentirgli di vedere i nuovi film in uscita, tra cui il vincitore di 3 premi Oscar Nomadland.

È il caso di Uci Cinemas, che sul suo sito ufficiale ha comunicato che, nonostante le disposizioni ministeriali, non aprirà i propri cinema dal 26 aprile. “In questo momento siamo concentrati per garantire l’apertura dei nostri cinema nel corso delle prossime settimane in condizioni di sicurezza e per offrire al nostro pubblico la miglior esperienza possibile che comprenda un palinsesto di valore”, leggiamo sul portale.

La riapertura dei cinema Uci avverrà da metà maggio nelle regioni in cui sarà consentito. Il biglietto potrà essere acquistato sia online che in biglietteria. Sarà nominativo se acquistato online, mentre presso le biglietterie è previsto un registro nominativo dei clienti come da regolamento. All’ingresso verrà misurata la temperatura, obbligatoria la mascherina sia negli spazi comuni del cinema che all’interno della sala. I posti saranno assegnati in modo da garantire 1 metro di distanza tra le persone tranne tra familiari e conviventi che potranno sedere vicino fino a un massimo di 4 persone. Non è consentito acquistare i prodotti al bar e consumarli in sala durante la visione del film. Con il coprifuoco alle 22 le sale dovranno programmare gli spettacoli in modo da garantire agli spettatori di vedere il film rientrando a casa entro l’orario consentito.

Anche il circuito Space Cinema non ha ancora comunicato date e modalità di riapertura sui suoi canali ufficiali. Ancora chiusi il 26 aprile, tra gli altri, lo Space Cinema Moderno e Parco de’ Medici a Roma, lo Space Cinema Odeon a Milano e quello di Rozzano.

Annunciata la riapertura il 29 aprile per i cinema di Roma Lux, Instrastevere, Tibur e Odeon Multiscreen. Per informazioni e richieste scrivere a info@cinemadiroma.it.

Per quanto riguarda i teatri, Teatro di Roma (Teatro Argentina, Teatro India e Teatro Torlonia) avvisa il pubblico che gli spettacoli dal vivo resteranno sospesi fino al 30 aprile 2021. Il botteghino è comunque aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.30.

Come riaprono cinema e teatri: le regole

Oltre alla data del 26 aprile, sulla riapertura delle sale è noto che questa avverrà nel rispetto di una serie di nuove regole e protocolli che garantiscano la ripresa delle attività in totale sicurezza. Stando alla bozza del nuovo decreto la riapertura dei cinema e dei teatri sarà consentita purché vengano rispettate le seguenti regole:

  • obbligo della mascherina anche durante lo spettacolo;
  • distanziamento minimo di un metro tra le poltrone degli spettatori;
  • vietati i posti in piedi, anche durante i concerti;
  • la capienza massima non dovrà essere superiore al 50%, e comunque non superiore alle 1.000 persone per gli spettacoli all’aperto e 500 per quelli al chiuso.

L’ultima norma approvata prevedeva:

  • posti a sedere preassegnati e distanziati;
  • capienza consentita non superiore al 25% di quella massima autorizzata;
  • non più di 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala;
  • obbligo di misurare la temperatura tramite termo-scanner o termometro digitale all’ingresso e di utilizzare il gel mani;
  • obbligo di mascherina da quando si entra a quando si esce dalla sala, e durante tutta la durata dello spettacolo;
  • biglietti nominativi, acquistabili sia online che al botteghino;
  • obbligo per i gestori di conservare l’elenco delle presenze per 14 giorni, con numeri di telefono e email degli spettatori, per favorire il contact tracing.

I sostegni per il settore

Il decreto Sostegni contiene misure per il mondo della cultura, che aggiungono oltre 1 miliardo di euro alle risorse finora stanziate per sostenere uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia.

Vengono stanziati 200 milioni di euro per l’indennità straordinaria di 2.400 euro per tutti i lavoratori dello spettacolo. A beneficiarne, oltre agli artisti e maestranze con almeno sette giornate lavorative e un reddito inferiore ai 35.000 euro, sono anche coloro che, con almeno 30 giornate lavorative, abbiano un reddito inferiore ai 75.000 euro.

Inoltre 400 milioni di euro vanno ad alimentare i fondi di emergenza esistenti, secondo questa ripartizione: 80 milioni di euro verranno destinati al sostegno dei musei statali, 200 milioni di euro al fondo di parte corrente per il sostegno del cinema e dello spettacolo e 120 milioni di euro al fondo per il sostegno delle imprese e delle istituzioni culturali.

Nell’insieme delle misure a sostegno della cultura vanno annoverate la quota parte degli 11 miliardi di euro stanziati in favore delle partite IVA destinata a operatori e lavoratori autonomi del settore e la proroga delle diverse forme di cassa integrazione, che andranno al sostegno del reddito dei lavoratori dipendenti del comparto culturale e dello spettacolo.

Infine, è stata poi prorogata fino al 31 dicembre 2021 la sospensione delle procedure autorizzative da parte delle Soprintendenze per tavolini di bar, caffetterie e attività di ristorazione.

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