Neymar Jr è un nuovo calciatore del Paris Saint-Germain: ecco quali sono i veri protagonisti dello storico colpo di calciomercato.
Neymar Jr, fuoriclasse brasiliano da molti riconosciuto come il vero erede di Pelè, è un nuovo calciatore del Paris Saint-Germain.
Manca ancora l’ufficialità di quello che viene definito come il trasferimento del secolo, ma ormai non ci sono più dubbi: Neymar ha ceduto alla lusinghe economiche dell’emiro Nasser Ghanim Al-Khelaïfi, proprietario del Paris Saint-Germain e - soprattutto - del fondo Qatar Sports Investments.
È la società che gestisce gli investimenti nei settori dello sport, del tempo libero e del divertimento - insieme alla Qatar Investment Authority e alla Qatar Foundation - la vera protagonista del trasferimento di Neymar a Parigi. Infatti, è grazie alle risorse quasi illimitate degli sceicchi qatarioti, infatti, che le regole del calciomercato sono state stravolte, con un trasferimento che complessivamente costerà più di 600 milioni di euro.
Così la Qatar Sports Investments ha acquistato Neymar
Le dinamiche che hanno permesso al Paris Saint-Germain sono molto complesse vista la varietà dei soggetti in campo; sembra infatti che per aggirare le regole del Fair Play finanziario lo sceicco Nasser Ghanim Al-Khelaïfi abbia deciso di rivolgersi direttamente alla Qatar Sports Investment, società da lui guidata strettamente legata alla Qatar Foundation, l’organizzazione che praticamente è a capo di tutto il Qatar.
Nel dettaglio, per acquistare Neymar Jr verrà versato l’intero importo della clausola rescissoria - 222 milioni di euro - vista la non disponibilità del Barcellona a trattare per il suo trasferimento.
Il fuoriclasse brasiliano firmerà un contratto di 5 stagioni a 30 milioni di euro l’anno, per un totale di 150 milioni di euro. Come se non bastasse, al padre del giocatore dovrebbe essere riconosciuta una commissione di 100 milioni di euro. Un trasferimento che complessivamente vale circa 600 milioni di euro e che potrebbe mettere a rischio la posizione del PSG con la UEFA vista la difficoltà di far rientrare questa operazione nei parametri del Fair Play finanziario.
Per questo motivo lo sceicco Al-Khelaïfi si è rivolto alla Qatar Sports Investment, società di sua proprietà organizzatrice dei prossimi mondiali del 2022 che si terranno proprio in Qatar. Sarà la Qatar Sports Investment, infatti, a versare 300 milioni di euro al giocatore, facendolo main sponsor del mondiale di calcio; formalmente quindi sarà lo stesso Neymar a pagare la clausola per la sua rescissione, essendo libero di firmare con un altro club che in questo caso sarà inevitabilmente il Paris Saint-Germain.
Le società qatariote quindi continuano ad essere protagoniste indiscusse del calcio mondiale, dimostrando di poter manovrare le dinamiche di mercato a proprio piacimento. D’altronde “tutto ha un prezzo” e a Barcellona in queste ore se ne sono accorti. Ma cosa sono la Qatar Foundation e le società ad essa collegate? Da cosa dipendono i loro guadagni? Facciamo chiarezza.
Cos’è la Qatar Foundation?
La Qatar Foundation per l’istruzione, la scienza e lo sviluppo della comunità è un’organizzazione semi-privata nata in Qatar, fondata nel 1995 da allora l’emiro sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani e la sua seconda moglie Moza bint Nasser.
Oltre ai finanziamenti privati, è sostenuta e finanziata dal governo. La Fondazione Qatar (QF), presieduta da Sheikha Moza bint Nasser, da anni sostiene gli sforzi del Qatar di affermarsi come leader nell’educazione, nella scienza e nello sviluppo culturale in ambito sia regionale che mondiale. Recentemente, attenzione particolare è stato rivolto al calcio, visto che il Qatar ospiterà i mondiali di calcio nel 2022.
QF ha dichiarato che il suo obiettivo è quello “di sostenere il Qatar nel suo cammino da un’economia a carbone ad un’economia della conoscenza sbloccando il potenziale umano”.
Cos’è la Qatar Sports Investments?
A fianco alla fondazione opera la Qatar Sports Investments (QSi), una società per azioni fondata nel 2004 con sede a Doha, in Qatar. I ricavi generati sono reinvestiti nei settori dello sport, del tempo libero e del divertimento del Qatar per “beneficiare la comunità nel suo complesso". La QSi è guidato dal Presidente Nasser Ghanim Al-Khelaifi.
Nasser Ghanim Al-Khelaifi è presidente della QSi dal 2011, ed è noto per le sue attività imprenditoriali e per diversi ruoli di leadership nel Qatar. Attualmente è Presidente e Amministratore Delegato della beIN Media Group di Qatar e Presidente del Club di Football di Parigi Saint-Germain in Francia.
La Qatar Sports Investments è diventata sempre più coinvolta nel settore dello sport internazionale, soprattutto nel mercato sportivo francese con l’acquisizione del Paris Saint-Germain F.C. (PSG) nel 2012, il principale club di calcio professionistico in Francia e uno dei marchi di calcio più riconosciuti a livello mondiale.
E pensare che qualche anno prima la Qatar Sports Investments e il Barcellona - che oggi sembrano essere ai ferri corti per lo sgarbo Neymar Jr - avevano stretto un rapporto commerciale. Infatti, il 10 dicembre 2010 l’FC Barcelona ha annunciato di aver stipulato un accordo di sponsorizzazione per un valore di 170 milioni di euro con la Qatar Sports Investments per mettere il nome di Qatar Foundation sulle maglie della squadra, dando fine alla tradizione del Barcellona di non accettare accordi per gli sponsor presenti sul maglia.
L’accordo prevedeva una clausola che permettesse di cambiare a sponsor dopo le prime due stagioni, per cui la Qatar Airways ha assunto la carica di sponsor principale nel luglio 2013.
Insomma, il Qatar sembra disporre di risorse illimitate; ma quanto durerà questo periodo d’oro? Agli inizi di luglio l’agenzia di rating Moody’s ha abbassato l’outlook economico del Qatar.
Il giudizio ora è negativo, affermando che ciò è dovuto in gran parte alla tensione diplomatica in corso che colpisce la piccola nazione ricca di gas e petrolio e al calo dei ricavati dalle esportazioni di gas e petrolio, in calo in scia del crollo delle quotazioni negli ultimi due anni.
Che sia l’inizio di una discesa? Non possiamo prevederlo, ma al momento le risorse degli emiri qatarioti sarebbero sufficienti per fare un’altra centinaia di operazioni simili a quella che ha portato Neymar Jr al Paris Saint-Germain; UEFA permettendo naturalmente.
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