QE: Fed pronta ad un altro round? I due possibili scenari

Erika Di Dio

23 Novembre 2012 - 16:42

QE: Fed pronta ad un altro round? I due possibili scenari

Chi vuole più alleggerimento quantitativo? La Fed! O almeno questo è quanto sembrano suggerire gli ultimi commenti dei membri della Federal Reserve. La banca centrale non ha alcuna intenzione di deragliare dal suo ritmo attuale di QE, il che significa che probabilmente continuerà a pompare denaro nell’economia. Non si chiama "QE4" per niente!

Secondo il presidente della Fed di San Francisco John Williams, la Fed ha colpito il punto debole con i suoi 85 miliardi di dollari di acquisti al mese, composti da almeno un mix al 50-50 di titoli garantiti da ipoteca e titoli di stato a lungo termine.

William ritiene che questo tipo di acquisti abbiano portato giù i tassi d’interesse e stimolato l’economia in passato, quindi perché non attenersi di nuovo al suo approccio provato e testato? Egli ritiene che terminare gli acquisti di asset dopo la scadenza di Operation Twist alla fine dell’anno, avrà l’unica conseguenza di scuotere i mercati e riportare su i tassi d’interesse a breve termine .. che è esattamente quello che la Fed vorrebbe evitare!

A giudicare dal discorso del presidente della Fed Ben Bernanke all’inizio di questa settimana, sembra che il presidente sia d’accordo con Williams su questo punto. Bernanke ha detto di "sentirsi a suo agio" con l’attuale politica monetaria, ma la banca centrale è pronta e disponibile ad aumentare lo stimolo in caso di necessità.

In questo momento, la Fed è impegnata a far sì che l’economia si rimetta in piedi, quindi una politica molto accomodante è la strada da percorrere per il prossimo futuro, o almeno fino a quando non si vedranno importanti miglioramenti nel mercato del lavoro e nella stabilità dei prezzi.

A proposito del mercato del lavoro, è abbastanza chiaro che qualsiasi sviluppo nella crescita occupazionale giocherà un ruolo fondamentale nel modo in cui la Fed si muoverà per il futuro.

La buona notizia è che ora abbiamo assistito a 13 mesi consecutivi di 100.000 assunzioni. Nel frattempo, il tasso di disoccupazione è sceso dal suo picco del 10,2% di metà 2009 e ora si trova al 7,9%.

Comunque secondo il membro della Fed Dennis Lockhart, queste semplici metriche non dovrebbero essere l’unica base per le decisioni di politica monetaria della Fed, in quanto non fornirebbero un quadro completo. Per esempio, mentre il tasso di disoccupazione è sceso, Lockhart indica la lenta crescita nel mercato del lavoro verificatisi tra Luglio e Settembre come un’indicazione del fatto che il mercato del lavoro non sia riuscito a promuovere alcuno slancio.

Per ottenere un indicatore più efficace sul miglioramento del mercato del lavoro, Lockhart pensa che bisognerebbe guardare altre statistiche. Alcun parametri che lui crede potrebbero dare un quadro più chiaro della situazione del mercato del lavoro sono:

- il numero di persone che rientrano nel mondo del lavoro,
- le riduzioni nella disoccupazione,
- le tendenze delle statistiche del lavoro, alla ricerca di qualsiasi punto di forza o slancio.

A seconda di come la Fed reagirà a qualsiasi sviluppo nel mercato del lavoro nei prossimi sei mesi, si intravedono due possibili scenari:

Scenario A: se la Fed esprime alcun disappunto nel progresso del mercato del lavoro, gli operatori di mercato potrebbero vedere questo come un segnale che è in arrivo maggior alleggerimento. Questo potrebbe significare ancora più debolezza del dollaro.

Scenario B: se il mercato del lavoro acquisisce uno slancio, specialmente sotto metriche più specifiche, la banca centrale potrebbe riconsiderare la propria posizione su alcuni dei suoi programmi accomodanti. Questo potrebbe portare ad un rally del dollaro.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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