Modello 730/2014 e Unico 2014: l’ipotesi di proroga si fa sempre più concreta. A confermarlo è Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia, e già si pensa che la scadenza potrebbe essere rinviata fino alle prime settimane di luglio.
Della possibilità che per il Modello 730/2014 e Unico 2014 si profilasse l’ipotesi di una proroga della scadenza avevamo già parlato in precedenza. Il caos relativo al pagamento della Tasi nonché i ritardi che hanno accompagnato il rilascio del software Gerico avevano già scatenato l’allarme degli addetti ai lavori, Caf in primis.
Le ammissioni del Mef: possibilità di proroga concreta ed evidente
Non siamo, però, davanti ai classici malumori dei professionisti destinati, come spesso accade, a risolversi in un nulla di fatto. Proprio ieri Enrico Zanetti, sottosegretario all’Economia, ha confermato a Class Cnbc che è ormai evidente a tutti che quest’anno
sussistano tutti i presupposti affinché si giunga a una proroga. L’ipotesi più accreditata al momento, infatti, è che lo slittamento dei termini ricalchi quello dello scorso anno, quando gli adempimenti furono possibili fino al 9 luglio (con maggiorazione dello 0,40 per cento per chi avesse aspettato fino al 20 agosto).
La decisione ufficiale già la settimana prossima?
La speranza degli addetti ai lavori, a questo punto, è che il Ministero dell’Economia si sbrighi a ufficializzare la decisione, intervenendo nel dl per la proroga della Tasi o con un decreto apposito. Per garantire i tempi organizzativi necessari, infatti, sarebbe opportuno che la parola definitiva in merito arrivi non più tardi dell’inizio della settimana prossima.
Il caos Tasi e Gerico
La questione, infatti, non è di poco conto. Il caos generato dallo slittamento del nuovo tributo sulla casa, che non avrà luogo per tutti i Comuni ma solo per quelli inadempienti nel fissare le apposite aliquote, stanno obbligando i Caf a trascurare l’assistenza fiscale destinata ai Modelli 730 per dedicarsi al calcolo dei versamenti relativi alla Tasi per i cittadini chiamati a pagarla comunque il 16 giugno. Allo stesso modo, i ritardi nella pubblicazione del software Gerico, indispensabile per la compilazione degli studi di settore, ha rallentato l’attività negli studi professionali e nelle imprese per quanto riguarda la predisposizione dei dichiarativi, con effetti dilatori anche nel conseguente e correlato versamento delle imposte. Alla luce di tutto cià, le parole di Zanetti sembrano confortare i tanti che, sulla falsariga di quanto accaduto lo scorso anno, attendono impazientemente l’ufficializzazione della proroga.
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