La proposta di legge popolare della CISL punta su un bonus fiscale di 1000 euro per diverse categorie di contribuenti. Presenti altri benefici come la detassazione sulla prima casa (Tasi).
Il bonus fiscale da 1000 euro per diverse categorie di contribuenti è uno dei punti salienti della proposta di legge presentata il 2 settembre da CISL.
Ecco quali potrebbero essere i beneficiari e quali le altre novità che la leader Annamaria Furlan vuole introdurre. Fra queste l’eliminazione della Tasi. Una riforma del fisco necessaria? Sicuramente lo è per i 500mila cittadini firmatari.
Bonus fiscale da 1000 euro proposto dalla CISL: i beneficiari
Secondo la CISL dovrebbero essere tutti coloro che hanno un reddito inferiore a 40mila euro a ricevere un bonus fiscale di 1000 euro.
Fra questi andrebbero enumerati dunque i pensionati e i lavoratori autonomi ma anche gli incapienti, ossia i contribuenti con un reddito fino a 8000 euro.
In passato essi sono stati esclusi da altri benefici fiscali pur avendo il benefit dell’azzeramento dell’IRPEF. Per coloro che invece hanno un reddito da 40mila a 50mila euro il bonus dovrebbe essere erogato in forma ridotta.
La proposta di legge di iniziativa popolare sottoscritta da 500mila firme e presentata alla Camera il 2 settembre dalla CISL contiene diversi punti fra i quali l’assegno familiare "più giusto e corposo" che aumenta con il crescere del numero dei componenti della famiglia ma diminuisce quando il reddito sale.
Proposta CISL: no a Tasi e imposte sui Bot
La tassa sulla prima casa (Tasi) deve essere esclusa dalle imposte e così pure i Bot. Lo stesso deve accadere per gli imponibili sotto i 500mila euro.
Occorre un’imposta ordinaria che sia progressiva e gravi sulla "grande ricchezza netta" sia mobiliare che immobiliare.
Insomma, Annamaria Furlan, leader del sindacato dice:
“No a tassa sulla prima casa, quella normale, quella che si compra un lavoratore, un pensionato, non una villa o un castello.”
Aggiunge poi:
“Io credo che sia davvero insopportabile per chi impiega 30 anni di mutuo per comprare la propria casa tassarla ancora.”
Invece, sempre secondo Furlan:
“I grandi patrimoni immobiliari in mano ad assicurazioni e finanziarie vanno tassati.”
Riforma fiscale necessaria? Detassazione IRPEF e standard dei servizi
Il motivo alla base della sentita proposta di riforma fiscale è soprattutto quello di riequilibrare il nostro Paese, come spiega la leader di CISL:
“Dopo sette anni di crisi c’è bisogno di risposte certe, immediate e concrete. Se non riparte un vigoroso ciclo di crescita la lacerazione civile, ormai giunta a un livello di guardia, può far crescere il conflitto sociale e la crisi della stessa democrazia.”
A contribuire a questa situazione è da annoverare anche l’alta percentuale di disoccupazione.
Al bonus dei 1000 euro si vorrebbe anche aggiungere la detassazione dell’imposta locale e comunale IRPEF che tra il 2010 e il 2013 ha avuto un incremento di oltre il 30%.
In questo caso la sfida sarebbe quella di mantenere lo standard dei servizi ai cittadini.
Last but not least, si insiste sulla lotta all’evasione fiscale.
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