Pronto Soccorso: novità per pazienti e infermieri. Cosa cambia in 6 punti

Giulia Adonopoulos

31/03/2016

25/11/2016 - 20:08

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Novità rivoluzionarie per il Pronto Soccorso: codici numerici al posto dei colori, formazione per gli infermieri e attese meno lunghe e più piacevoli. Ecco cosa cambia punto per punto.

Pronto Soccorso: novità per pazienti e infermieri. Cosa cambia in 6 punti

Grandi novità per quanto riguarda medici, infermieri e pazienti del Pronto Soccorso. I 4 colori del triage (rosso, giallo, verde e bianco) verranno sostituiti da codici numerici, gli infermieri godranno di maggiore discrezionalità e verrà data massima priorità ai casi più gravi.

Il documento di revisione delle linee guida sul triage e l’assistenza al Pronto Soccorso, ora alla firma della Dg Programmazione del Ministero della Salute, porta una mini-rivoluzione nel campo dell’assistenza ospedaliera. Le nuove linee guida sul triage intraospedaliero in merito al pronto soccorso portano cambiamenti a un testo che non veniva aggiornato dal 2001.

La “riforma” punta sulla revisione del percorso di accesso alle cure d’emergenza, a velocizzare i tempi d’attesa, a valorizzare il ruolo degli infermieri e ad “umanizzare” il rapporto tra operatori e pazienti e il trattamento in Pronto Soccorso. Vediamo cosa cambia, punto per punto.

Pronto Soccorso, le nuove linee guida: cosa cambia?

Ecco le 6 novità principali delle linee guida su Pronto Soccorso e triage:

1) Codici di priorità indicati da un numero
Addio ai 4 codici colore (rosso giallo verde e bianco): arrivano i codici numerici. La priorità del caso verrà indicata con un valore da 1 a 5, e ad ogni numero corrisponderà un tempo massimo di attesa per la presa in carico del paziente.

Qui la tabella esemplificativa dei nuovi codici di priorità:

Codice Denominazione Definizione Tempo max di attesa per il trattamento
1 Emergenza Per i casi di interruzione o compromissione di una o più funzioni vitali Accesso immediato
2 Urgenza Se si constata un rischio di compromissione delle funzioni vitali ma la condizione del paziente è stabile pur se con rischio evolutivo o dolore severo Accesso entro 15 minuti
3 Urgenza differibile Le condizioni sono stabili ma servono prestazioni complesse Accesso entro 60 minuti
4 Urgenza minore Sono richieste prestazioni diagnostico-terapeutiche semplici mono-specialistiche Accesso entro 120 minuti
5 Non urgenza Problema non urgente o di minima rilevanza clinica Accesso entro 240 minuti

2) Rivalutazione e tempi di attesa
L’inizio del triage, ovvero la valutazione sulla porta, deve esser garantito di norma entro 5 minuti a tutti coloro che accedono al Pronto Soccorso.
Per ognuno dei 5 codici e dei relativi tempi di attesa sono previste modalità di rivalutazione che comprendono il monitoraggio costante delle condizioni con osservazione diretta o video mediata per i casi di urgenza, la ripetizione di parte o tutte le fasi di valutazione nel caso di urgenze differibili, urgenze minori o non urgenze. Qualunque modifica dei parametri rilevata durante la fase di rivalutazione potrà determinare una variazione anche dei relativi tempi di attesa.

3) Il ruolo degli infermieri
Potrà diventare infermiere di triage chi avrà già fatto un’esperienza in Pronto Soccorso di almeno 6 mesi, solo dopo un corso teorico di almeno 16 ore e un periodo di affiancamento a un tutor esperto di almeno 36 ore.

Agli infermieri saranno affidate maggiori competenze e autonomie anche nella somministrazione dei farmaci, ma solo a queste condizioni. Inoltre dovranno aggiornarsi continuamente e frequentare corsi specifici, come quello sul soccorso pediatrico e il trattamento del dolore nei bambini.

4) Attese più piacevoli
Per i pazienti e i loro familiari l’attesa in Pronto Soccorso può essere una fase critica e delicata e problemi come le lunghe attese, l’ansia e le preoccupazioni per la salute, l’assenza di risposte o risposte maleducate da parte del personale possono peggiorare il rapporto tra cittadino e Servizio Sanitario.

Ecco perché una novità importante sarà l’instaurazione di un’“attesa attiva” volta a migliorare molti aspetti della sala d’attesa grazie alla presenza di opuscoli informativi, videoproiezioni, filodiffusore musicale, distributori di cibo e bevande, piante e display che permettono di conoscere in tempo reale la situazione nelle sale visita o in attesa di ricovero.

5) Rapporto più umano tra personale sanitario e cittadini
Pazienti e familiari godranno di maggiore trasparenza grazie all’aggiornamento in tempo reale. Gli operatori del triage saranno chiamati a rivolgersi ai pazienti e ai loro accompagnatori sempre con educazione e gentilezza. Infatti è importante che la comunicazione tra personale e utenza sia il più possibile empatica e non focalizzata solo sull’aspetto clinico.

A garantire la massima professionalità in sala d’attesa ci sarà un referente per la gestione dei conflitti con gli utenti, cui far riferimento per qualsiasi problema relazionale con il personale sanitario.

6) Addio barriere linguistiche
Nelle strutture ospedaliere a più elevato livello di complessità il Pronto Soccorso può prevedere la figura dello psicologo il cui intervento è rivolto a pazienti, parenti e anche agli operatori sanitari. Inoltre, per eliminare le barriere linguistiche, grosso ostacolo in situazioni del genere, è previsto l’inserimento della figura del mediatore culturale, di supporti tecnologici di traduzione a distanza o schede di accoglienza multilingue.

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